«Ho conosciuto Pasquale camminando sulle belle lastre di Siena, passeggiando per le sue belle strade che si riversano in Piazza del Campo, innamorato della bellezza sprigionata da ogni singolo mattone, innamorato di una città il cui Palazzo più importante non porta il nome di una nobile famiglia ma quello di tutta la cittadinanza e della sua idea di rapporto con il potere: Palazzo Pubblico racchiude in sé e simboleggia tutto il coraggio e il senso civico dei senesi. Oggi però non posso fare a meno di sentire il sapore amaro che mi pizzica la gola mentre guardo tutto questo e penso alla situazione che la città sta vivendo».
«Siena non merita questo lungo stillicidio di ingovernabilità, non si meritava la fine della scorsa giunta che ci ha lasciati increduli. Non merita di rimanere schiacciata sotto il peso di una politica sbagliata, fatta di compromessi al ribasso e di decisioni prese sulle spalle dei cittadini, seguendo ragioni lontane dal buonsenso e dal buon governo».
«Non è un caso se qui ho conosciuto Pasquale, attorniato da decine e decine di persone che insieme a lui mi hanno raccontato un sogno che parla di un rilancio concreto, di un progetto che sui binari della chiarezza e della trasparenza, del merito e della solidarietà, disegna i tratti di una Siena di nuovo forte e bella, capace di essere eccellenza in Europa, esempio da seguire in molti campi, come la sua storia chiede».
«Pasquale D’Onofrio segna il cambiamento rispetto a quei politici che hanno governato negli ultimi anni la città, un’alternativa doverosa verso un nuovo modo di fare la politica. La sua corsa in queste primarie è stata irresistibile ed i senesi, davvero sorpresi, se ne sono resi conto».
«Pasquale ha scelto lo slogan “sorprendiamo Siena” ed ha spiegato che c’è differenza tra chi vuole sorprendere Siena e chi vuole solo prenderla, tra chi vuole vincere queste primarie per dare una grande opportunità al centrosinistra cittadino e sbloccare la città dallo stallo in cui è caduta negli ultimi anni e chi invece vuole vincerle per amplificare il potere, gestirlo, continuare nella vecchia politica che non è riuscita a fare proposte per uscire dalla crisi: crisi economica, sociale e soprattutto politica e di rappresentanza».
«Pasquale, arrivato a Siena dal sud per studiare medicina mentre lavorava come operaio nelle vetrerie della valdelsa. Ha inseguito il suo sogno, ha continuato gli studi e ha cominciato la propria carriera ospedaliera fino a raggiungere il ruolo di primario. Oggi si mette in gioco per il bene della città, per mettere la propria intelligenza a servizio di Siena perché Pasquale è un senese, un senese nato in Campania ma cresciuto affettivamente e professionalmente sulla bella pietra serena senese, come tanti altri. Questa è la sua storia, un storia che cambierà nuovamente dopo la prossima domenica, quando Pasquale sorprenderà Siena e la brutta politica diventando il candidato del centrosinistra e si metterà a lavoro per allargare questa coalizione, per ricomporre quello che oggi appare rotto e maltrattato».
«Cominciamo la sua rivoluzione dolce, è arrivato anche per Siena, come nel resto del Paese, il momento di cambiare e lo facciamo con Pasquale D’Onofrio sindaco».
Nichi Vendola
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