La Giunta Valentini ha dimostrato di saper governare, come abbiamo più volte sottolineato nell’ambito del progetto #sienainbuonemani, ma con il nuovo anno si deve aprire una fase politica nuova, quella del cambiamento e di un nuovo modello di sviluppo.
Siena Cambia lancia – e non solo all’amministrazione comunale, ma anche agli operatori economici, alle associazioni ed a tutti i senesi – sei grandi sfide sui quali misurare da subito la capacità della nostra città e del nostro territorio di costruirsi un futuro.
Sei sfide sulle quali si misureranno immediatamente i tavoli tematici di Siena Cambia, che cominceranno a riunirsi proprio da oggi, 7 gennaio:
TURISMO – Il 2014 sarà l’anno della Via Francigena, grande itinerario culturale europeo, di cui l’intero tratto toscano sarà inaugurato a Pasqua. Ma Siena è pronta a cogliere questa opportunità in termini di accoglienza e di servizi culturali e turistici (anche on-line), magari spendendo una parte dei soldi della tassa di soggiorno, creando un effetto di leva moltiplicatore verso investimenti privati?
CULTURA – Prima di creare la Fondazione di partecipazione per il Santa Maria della Scala, sarebbe utile riprendere il progetto originario, confrontarlo con quanto è stato fatto e con la realtà attuale, definire gli obiettivi finali e quindi capire di quali professionalità e capacità abbiamo bisogno.
ECONOMIA – I programmi dell’Unione Europea verso il 2020 prevedono quattro grandi filoni di intervento: innovazione, tecnologia, riduzione delle emissioni di carbonio, sostegno alle piccole e medie imprese. Sono quattro argomenti che si adattano perfettamente a Siena e sui quali l’Amministrazione comunale deve avere la capacità di generare o attrarre investimenti privati, con una politica di apertura a proposte ed iniziative che vanno in queste direzioni e con un programma di semplificazione amministrativa a tutto campo.
TRASPORTI – Da una notizia negativa (l’abolizione del solo treno veloce Firenze-Siena) può nascere una riflessione positiva sulla mobilità da/per Siena in un’ottica regionale e nazionale, proprio nel momento in cui la Regione Toscana sta per avviare la gara per il gestore unico dei bus e ha deciso di non rinnovare in automatico il contratto a Trenitalia.
CENTRO STORICO – Manca una visione forte per il centro storico di Siena. Un’Aru in più o in meno o la revisione delle modalità di rilascio dei permessi sono importanti, ma assumono un senso solo se sono al servizio di un progetto globale che renda il centro storico più vivibile per i residenti e luogo di funzioni e servizi che abbiano capacità di attrazione costante per i senesi e per i turisti.
SPORT – L’invecchiamento degli impianti sportivi sta mettendo in discussione il diritto di fare sport per bambini ed adulti: è necessario un nuovo modello di gestione degli impianti, attirando investimenti privati per l’ammodernamento e le nuove realizzazioni, in cambio di gestioni molto più lunghe, sempre con particolare attenzione al ruolo delle associazioni sportive, naturalmente sotto stretta vigilanza dell’amministrazione comunale in termini di tariffe, utilizzo del pubblico, garanzia per le fasce deboli della popolazione.
Siena Cambia