Siena per la pace, la testimonianza: “I miei coetanei vanno incontro alla morte e Putin arriverà anche qui”

Nella piazza Duomo immersa dalle bandiere della pace e dell’Ucraina l’intervento di una giovane ragazza, cittadina italiana ma nata in Ucraina, è un pugno nello stomaco per tutti i presenti. L’esordio è un pensiero per i suoi nonni: “tre giorni fa mi hanno chiamato e mi hanno detto: ‘Vittoria, tesoro mio, la guerra è iniziata’. Quello che sto vivendo ora non lo auguro a nessuno”.La giovane spiega poi quello che stanno subendo i suoi cari e i suoi connazionali, anche se le parole vengono soffocate dall’emozione. “Ora i miei cari sono nei sotterranei, vedono bambini che scappano e non sanno dove andare. In Ucraina ci sono persone che non sanno più cosa sia il futuro”.Vittoria poi chiama in causa l’Occidente: “Abbiamo tutta la solidarietà ma siamo soli a combattere contro la Russia. Siamo soli ed io ho visto mio padre che è andato a combattere. Capisco che l’Italia e la Spagna abbiano paura, che la NATO non voglia intervenire, ma sappiate che, anche se non interverrete, Putin arriverà lo stesso”. Adesso, conclude, “vedo ragazzi di 20 anni, giovani con cui giocavo insieme, che imbracciano un fucile e vanno incontro alla morte. Verso loro mi sento in colpa perché io sto bene”

MC