La Fondazione MPS, contro il parere diffuso della cittadinanza senese e della sua attuale rappresentanza (Commissario), ha voluto forzare i tempi approvando modifiche dello Statuto che da ben dieci anni venivano sollecitate. Non riteniamo di entrare nel merito dei contenuti anche se alcuni passaggi non ci convincono (es. Grosseto).
Il fatto è politicamente grave perché si è voluto procedere, a dieci giorni dal voto amministrativo, palesemente per evitare possibili interferenze da parte del nuovo governo cittadino.
Non regge la scusa dei tempi imposti perché il problema poteva essere aggirato con la previsione di norme transitorie che mantenessero, a esempio, il vigente sistema di nomina, contraendo nel contempo i termini di scadenza dell’organo. Questo garantiva maggiori riflessioni e dibattiti da parte di tutte le istituzioni ivi compresa quella che ne ha maggior titolo: il Comune.
Auspichiamo che l’iter ministeriale dilati i tempi per dare modo a chi ne ha diritto, come la nuova Amministrazione comunale, di poter esprimere un proprio giudizio di merito.
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Il Popolo della Libertà – Siena