Esprimere preoccupazione per le scuole del territorio amiatino, dopo i tagli del Governo alle classi e al personale tecnico-amministrativo, e per il destino dei lavoratori di Amtec, dopo l’annuncio della cassa integrazione per decine di dipendenti, ma anche stigmatizzare il comportamento della minoranza che ha disertato la seduta consiliare di ieri e quella precedente, nelle quali sono stati approvati il bilancio comunale e gli odg a sostegno della scuola e di Amtec. È questo, in sintesi, il contenuto di una nota del Pd di Piancastagnaio dopo la seduta del Consiglio comunale di ieri, nella quale l’assemblea ha anche approvato (questa volta con i voti anche di parte della minoranza) lo statuto della neonata Unione dei Comuni che sostituirà la soppressa Comunità montana. I tagli del Governo penalizzano gli studenti amiatini. “Sul fronte della scuola – afferma la capogruppo Pd in Consiglio comunale, Ida Stolzi – abbiamo fatto nostro l’ordine del giorno del comune di Casteldelpiano e di altri comuni del versante grossetano sull’accorpamento di due classi terze del Liceo Scientifico ‘Enrico Fermi’, da sempre frequentato anche da studenti pianesi. In generale le possibilità di scelta per i nostri ragazzi sono già limitate rispetto a chi vive nei centri urbani, per cui restringerle ancora dando attuazione ad indicazioni legate esclusivamente ai numeri ci sembra ulteriormente penalizzante. Purtroppo anche per le scuole di Piancastagnaio l’amministrazione comunale è chiamata a risolvere problemi seri: il taglio di 4 unità di personale Ata per l’istituto comprensivo pianese renderà molto difficile l’organizzazione del pre-scuola per i bambini della materna e della primaria con una generale riduzione di presenza e assistenza, soprattutto nella scuola dell’infanzia, che rischiano di produrre ricadute negative su tante famiglie”. Le minoranze si lavano le mani. “Purtroppo gli ultimi due consigli – dice ancora la capogruppo Pd – hanno visto le minoranze autosospendersi e non partecipare alle sedute (con l’eccezione dell’adesione all’Unione dei Comuni da parte di Prospettiva comune): un atteggiamento senz’altro deprecabile, perché costituisce un lavarsi le mani intorno a temi cruciali, quali la discussione pubblica intorno al bilancio comunale, la scuola e l’occupazione dei nostri giovani. Una condotta senza precedenti e francamente poco comprensibile da parte di chi ha scelto di candidarsi ed è stato eletto dai cittadini – conclude Stolzi – a rappresentare la comunità nei banchi delle istituzioni”.