“La violenza sulle donne va combattuta senza se e senza ma. Il femminicidio è un fenomeno reale, grave e non può affrontato come un evento straordinario, ma con un approccio a 360 gradi, a partire da un mutamento culturale profondo. Il testo del decreto contro il femminicidio è un primo importante passo, ma non sufficiente. Supportare e riconoscere la rete dei centri antiviolenza, introdurre strumenti ordinari di intervento e sostegno, intervenire su un coordinamento di tutti i soggetti istituzionali e sociosanitari, e poi ancora, oltre alla certezza della pena e la protezione delle vittime, la promozione di percorsi educativi e iniziative formative nelle scuole e tra i ragazzi, per la costruzione e la difesa dei valori di parità tra uomo e donna e contro ogni forma di discriminazione”. Così Susanna Cenni, parlamentare il Pd alla Camera esprime il suo apprezzamento e la sua adesione all’iniziativa culturale e sociale promossa dall’Auser ”Scarpe rosse contro la violenza sulle donne”, in programma domani, sabato 21 settembre a San Gimignano, quando centinaia di scarpe rosse da donna in arrivo da tutta Italia “invaderanno” il sagrato del Duomo della città senese.
“Da anni in tante siamo impegnate su questo versante: associazioni, donne delle istituzioni, dei sindacati e delle forze politiche – ricorda la deputata senese – Finalmente dopo la firma e la ratifica del trattato di Istanbul, con grande ritardo anche nel nostro Paese si sta muovendo qualcosa e presumibilmente il decreto contro il femminicidio approderà all’esame dell’aula della Camera giovedì 26 settembre. In questi giorni sono stati presentati centinaia di emendamenti, anche frutto delle audizioni delle organizzazioni impegnate in primo piano. Quel testo può essere cambiato e migliorato, ma credo che questa occasione non vada persa, e che con l’impegno di tutte possiamo avviare un percorso di cambiamento vero e profondo del nostro Paese. Le scarpe rosse che si ispirano all’idea “Zapatos Rojos”, il progetto d’arte pubblica dell’artista messicana Elina Chauvet, rappresentano oramai un’immagine molto forte e immediata della violenza e delle morti di donne per femminicidio, e anche dalla iniziativa di San Gimignano, dall’impegno dell’Auser e del Comune di San Gimignano sono certa prenderanno il via altri piccoli impegni e progetti utili alla causa che ci accomuna: sconfiggere la violenza contro le donne”.