Accordo fra Per Siena, Pd e In Campo in vista del ballottaggio: le liste di Valentini e Piccini insieme
Adesso è ufficiale, anche se le firme vere e proprie la presentazione dei documenti, compresa l’integrazione al programma, ci saranno solo domani, termine ultimo per gli apparentamenti di legge in vista del ballottaggio. Bruno Valentini e Pierluigi Piccini correranno insieme e, in caso di vittoria contro Luigi Di Mossi (candidato di lista civica e centrodestra), governeranno insieme. Via alla fusione in vista del ballottaggio fra la lista di Piccini, “Per Siena” e le due (Pd e “In Campo”) che sostengono Valentini.
“In questi giorni – ha detto Bruno Valentini – , come già saprete vista la trasparenza con cui lo abbiamo comunicato fin da subito, è stato aperto un canale di dialogo con il candidato Pierluigi Piccini e la sua lista Per Siena. Un passaggio che abbiamo ritenuto responsabile sia perché il loro progetto ha dimostrato l’apprezzamento di una consistente parte di cittadini, sia per un comune bagaglio di valori di centrosinistra, seppur attuati in due momenti storici molto diversi, sia perché un sindaco sa che è suo dovere rappresentare la città e non solo la parte che lo ha votato. Sono e sarò il sindaco di tutti. Siamo felici di comunicarvi che, di comune accordo con le due liste che mi sostengono, Partito Democratico e “in Campo Valentini Sindaco”, è stata trovata con la lista “Per Siena” una convergenza su precisi punti di programma, una vicinanza che rafforza il nostro progetto per la città e supera le divergenze che potrebbero dare spazio a una destra reazionaria. In questo senso l’apparentamento che andremo a siglare, un processo trasparente e democratico, ben definito e delineato dalle norme di legge, basato su precisi punti programmatici, rappresenta una garanzia per i valori che da sempre identificano Siena, città orgogliosa, progressista e democratica. Si viene così a delineare uno scenario che rafforza innanzitutto il futuro della città, ancora più compatta, e che arricchisce ulteriormente il nostro programma, premiato dalla maggioranza degli elettori lo scorso 10 giugno. Speriamo che da Siena possa partire un nuovo, responsabile modo di governare, capace di coinvolgere e non separare, di convergere e non scindere. Troppo a lungo la politica ha diviso e complicato le cose, perdendo di vista il suo vero obiettivo: il bene della città, che viene prima delle singole ambizioni politiche”.
“Abbiamo proposto a Siena – ha spiegato Pierluigi Piccini – la rivoluzione civica e non ci arrendiamo. Sapendo benissimo che nei prossimi cinque anni questa città potrebbe letteralmente implodere, ho un solo strumento per cercare di evitare che questo accada: far pesare il consenso ottenuto nel primo turno e attuare il progetto e gli impegni presi con chi ci ha votato. La legge elettorale ci offre l’opportunità di portare al governo della città i contenuti condivisi con tanti cittadini, che mi hanno votato come candidato sindaco e hanno sostenuto la lista Per Siena. Per questo ho chiesto sin dall’inizio che qualsiasi trattativa partisse dal rispetto dell’opinione dei cittadini senesi.Per Siena ha proposto, ai due candidati al ballottaggio, un’alleanza responsabile e chiara. Questo significa tre cose: un apparentamento formale, perché i cittadini possano comprendere la nostra correttezza per consentire una scelta consapevole; accettazione dei punti chiave del nostro programma, il più apprezzato e votato; inversione di tendenza nella squadra di governo, perché oltre a cosa fare conta anche chi lo fa e come lo fa. Abbiamo preteso che nella nuova amministrazione ci siano persone nuove, slegate dal recente passato di Siena. De Mossi, che ha rifiutato queste condizioni, cercando un accordo politico di vecchio stampo, si è tirato fuori da solo. Per Siena, che è la prima lista, non potrà mai essere azionista di minoranza di alcuna amministrazione. Il nostro peso elettorale ci impone un’assunzione di responsabilità: quindi partecipare al governo di Siena in modo attivo e vigile, senza personalismi. Per questo non aspiro ad alcun incarico, ma ricoprirò attivamente il ruolo che mi spetta di consigliere comunale. Questa è l’unica vera garanzia di cambiamento: rendere civico uno dei due antagonisti politici. Noi vogliamo dare questa opportunità alla Città, siamo generosi ma non ingenui. Il cambiamento passa dalla qualità del programma, dalla forza e dalla libertà delle persone, da un gruppo che è quello numericamente più significativo di Siena.
“Noi siamo una lista giovane – ha detto il coordinatore di In campo Roberto De Vivo – di persone con poca o nessuna esperienza politica, che in poco tempo con Bruno Valentini ha raggiunto un successo inaspettato. Sulle integrazione del programma con i contributi di Per Siena rileviamo sintonia e che le integrazioni reciproche aumentano il livello di qualità della proposta. I vantaggi di quest’alleanza sono tre ed hanno come comune denominatore l’unione di forze. Uniamo le forze in un Fronte compatto contro le destre. Uniremo le forze civiche in consiglio comunale. Uniamo le forze generazionali di amministratori esperti e giovani per formare una nuova classe dirigente. Su questo saremo felici di misurarci. Per chi mi chiede se sono favorevole agli apparentamenti la mia risposta è si. E come in Campo vogliamo apparentarci con tutti i senesi disoccupati o che lavorano in aziende in crisi; vogliamo apparentarci con tutti quei senesi laureati che per trovare un lavoro devono vivere a 300 km di distanza, e anche con i giovani che vogliono creare una start-up. Vorrei apparentarmi con Costalpino, Isola d’Arbia, San Miniato, che hanno bisogno di più attenzione dalla futura amministrazione e vorrei apparentarmi con il centro storico e con i suoi commercianti che hanno bisogno di maggiore ascolto e minore burocrazia. Vorrei apparentarmi con le maestre dei nostri figli, e con i dipendenti degli uffici del comune, troppo spesso bistrattati dai loro stessi concittadini. Vorrei apparentarmi con chi ha un figlio disabile, con chi cura un malato in casa, con chi è in lista d’attesa per una tac. Ci apparentiamo con Siena e i senesi”.
“Il Pd è soddisfatto di questa intesa – hanno infine aggiunto i segretari del Pd provinciale comunale Andrea Valenti e Simone Vigni – , approvata all’unanimità dalla nostra direzione, e siamo convinti di aver segnato una prospettiva importante per tornare a governare la città e governarla bene. Non è un accordo di potere, non guarda al passato ma al futuro – ha sottolineato Vigni -, un’alleanza responsabile, trasparente, concreta e realizzabile per la nostra città, di alto profilo che parte dall’integrazione dei nostri rispettivi programmi. In questo progetto c’è l’obiettivo del Partito Democratico senese che punta alla ricostruzione di un laboratorio di idee democratiche e progressiste, per questo motivo abbiamo rivolto un appello a tutte le forze che si riconoscono nei stessi nostri valori. Voglio anche dire ai nostri cittadini che abbiamo le idee e un progetto concreto per la città, rispetto ad altri che hanno come unico scopo quello di conquistare Siena per soddisfare solo i loro appetiti nazionali. Il nostro partito è una forza democratica che si confronta con tutti nel rispetto della dialettica politica al contrario di chi ha proclamato più volte di voler allontanare il Pd da Siena”.
Alessandro Lorenzini