Valentini (Pd): “Perché il Comune non sostiene inquilini e proprietari di case?”

Bruno Valentini, ex sindaco e consigliere comunale del Partito democratico, ha presentato la seguente interrogazione in consiglio comunale.

“Premesso che – si legge – in questa fase di grave crisi economica e sociale indotta dalla crisi Covid quasi tutti i Comuni italiani stanno assumendo iniziative e deliberazioni finalizzate ad aiutare cittadini ed imprese ad affrontare e superare l’emergenza; che il Comune di Siena al momento in cui questa interrogazione viene presentata non ha stanziato in misura significativa ed in concreto risorse aggiuntive in questa direzione se non la mera presa d’atto della riduzione di entrate che si sta verificando a seguito della crisi generale, come per la tassa di soggiorno o per gli introiti legati ai parcheggi; che altri Comuni come il vicino Comune di Castelnuovo Berardenga hanno stipulato un protocollo d’intesa con le associazioni sindacali e quelle di inquilini e di proprietari immobiliari della provincia di Siena per aiutare affittuari incolpevolmente morosi a seguito di una riduzione di almeno il 30 per cento del reddito del loro nucleo familiare nel primo quadrimestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; che tale protocollo prevede agevolazioni fiscali sotto forma di riduzione dell’Imu in favore dei proprietari immobiliari disponibili ad una riduzione del canone di locazione di almeno il 15%; che tale protocollo consente la medesima agevolazione anche in caso di trasformazione del contratto da libero a canone concordato; che tale protocollo inoltre impegna il proprietario a sospendere ed a non avviare procedure di sfratto; e che copia di questo accordo è stata recapitata da tempo all’amministrazione comunale di Siena senza che quest’ultima abbia minimamente risposto. Tutto ciò premesso, si chiede al signor sindaco se vi è l’intenzione di adottare tale protocollo d’intesa anche nel nostro Comune, stanziando una cifra adeguata per finanziare questa misura emergenziale almeno fino al 31 dicembre 2020, in modo da sostenere inquilini e proprietari evitando le gravi implicazioni conseguenti a situazioni di morosità incolpevole provocate dalla crisi pandemica ancora in corso”.