Bruno Valentini (Pd), aspirante alle primarie del centrosinistra di Siena, scrive ai vertici nazionali e regionali del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, Rosy Bindi, Maurizio Migliavacca e alle commissioni nazionale e regionale di garanzia, per chiederne l’intervento affinché «sia ristabilito l’equilibrio democratico all’interno del Pd, pari dignità tra gli aspiranti candidati e rispetto per gli oltre 1600 elettori del pd e del centrosinistra.
Domenica scorsa, infatti, si è consumato lo strappo dentro il maggiore partito della città con la esclusione di Valentini dalle primarie, previste per i prossimi 20 e 27 gennaio. Alle 12 di domenica 6 gennaio il movimento “Siena Cambia” aveva presentato “solo 30 delle 45 firme necessarie all’interno dell’Assemblea comunale e non aveva accettato la proposta dell’altro candidato Franco Ceccuzzi che si era detto disponbile a “concedergli” le sue firme raccolte ma già presentate alla Commissione dei garanti delle primarie.
«Non accettiamo inciuci né giochetti. La città ci chiede di presentarci con le nostre forze alla competizione e in 10 giorni abbiamo raccolto 2000 firme di senesi (53mila residenti). Chiediamo al partito di intervenire per ripristinare al più presto le condizioni di democrazia interna, altrimenti a rischio è la vittoria del centrosinistra alle prossime amministrative in una città duramente provata dalla crisi del MPS e dal commissariamento del Comune».