Siamo a pochi giorni dal ballottaggio ed è già partito il toto giunta. Il candidato del centrodestra, anche po’ civico, Luigi De Mossi ha rilasciato una dichiarazione per stroncare sul nascere questo giochino che piace così tanto a noi giornalisti.
Ha detto con fare perentorio che non ci ha nemmeno pensato alla giunta e che lo farà, semmai, dopo il Palio attraverso un percorso partecipato con la cittadinanza che inizierà il 4 luglio. A parte il fatto che non è molto verosimile pensare che non abbia un’idea della squadra che vuole portare con sé a Palazzo Comunale, viene spontaneo chiedersi: ma come potrà fare il Palio senza avere in carica l’assessore alla giustizia paliesca?
Essendo un valido avvocato, De Mossi, avrà senz’altro già individuato il cavillo giusto per superare brillantemente questo che pare un ostacolo insormontabile.
Diciamo che per adesso sono girati i nomi di Marco Falorni, Massimo Bianchini e Alessandro Manganelli ma lui ha categoricamente smentito. Quindi nessuno dei tre, nel caso di vittoria del centrodestra farà l’assessore. Sicuri sicuri?
Veniamo al centrosinistra con l’asse Valentini-Piccini (Piccini-Valentini?) che ha monopolizzato da una settimana l’opinione pubblica senese.
Se avremo la riconferma del sindaco uscente il quadro qui è più facile da comporre. Basta mettere insieme un po’ di considerazioni e la squadra viene fuori in modo quasi naturale. Intanto partiamo dal patto di governo fra Pd, In Campo e Per Siena, le liste che sostengono Valentini.
Seguendo l’antico, ma sempre validissimo, Manuale Cencelli la Giunta dovrebbe rispecchiare i rapporti del consiglio comunale, dove in caso di vittoria avremmo: 8 consiglieri del Pd, 8 di Per Siena e 4 di In Campo.
La logica cencelliana quindi vorrebbe: 4 assessori al Pd, 4 a Per Siena e 2 a In Campo. Peccato che più di 9 non possono essere e quindi alla fine sarà Piccini a fare un passo indietro (è l’ultimo arrivato) accontentandosi di 3 assessori. Poi tenete in mente che per rispettare la parità di genere almeno il 40% degli assessori devono essere donne, quindi 4 su 9.
Cominciamo da quelli più probabili.
La lista In Campo premierà proprio le donne riportando in giunta due assessore della precedente giunta. La prima è Sonia Pallai al Turismo che deve ricomporre una frattura antica con Confcommercio e gli albergatori ma che ha avuto un buon numero di preferenze il 10 giugno e che ha anche molti estimatori, oltre ai detrattori,per il lavoro fin qui fatto. L’altra è Tiziana Tarquini con deleghe all’Istruzione, Politiche Giovanili e Pari Opportunità. Si è vista poco in questi 5 anni ma ha lavorato molto e se parlate con il personale delle scuole scoprirete un unanime apprezzamento.
Veniamo ai quattro del Pd. Sicuro dovrebbe essere Gianni Porcellotti che è diventato valentiniano dopo una improvvisa strambata che lo ha portato lontano dai venti scaramelliani. A lui dovrebbero andare le deleghe all’Ambiente, Lavori Pubblici e Protezione Civile.
Un altro nome più che probabile è quello dell’architetto Simone Vigni attuale presidente della Commissione Assetto del Territorio del Consiglio Comunale e segretario del Pd cittadino. Essendo possibile che dopo le elezioni una vocina fuoricampo gli dirà: “per lei l’avventura nella segreteria del Pd finisce qui”, o ancora più probabile che sia lui a dimettersi visto che è stato lasciato da solo al comando una nave in avaria, tutto lascia pensare che si sfrutteranno le sue competenze professionali per la nuova giunta.
Niente di meglio, quindi, che le deleghe all’Urbanistica e alla Mobilità che di solito vanno a coppia.
Una new entry potrebbe essere Fiorenza Anatrini che avrebbe le deleghe a Sanità e Servizi Sociali. Presidente dell’assemblea comunale del partito, politica di lungo corso, nel passato molto vicina a Piccini e dipendente della Usl ha i requisiti giusti per ricoprire questo ruolo. Certo deve vincere un po’ di resistenze soprattutto dentro il policlinico dove preferirebbero un volto nuovo.
L’ultimo del Pd potrebbe essere una riconferma: Mauro Balani attualmente assessore a Personale, Semplificazione e trasparenza amministrativa, Giustizia paliesca. Laureato in Scienze economiche e bancarie all’Università di Siena, lavora nel mondo della grande distribuzione come dirigente del gruppo Etruria per i supermercati Simply, occupandosi di risorse umane, organizzazione e servizi.
Si è visto poco, quasi per niente in questi cinque anni ma ha gestito bene il personale in un periodo difficilissimo del Comune. Si è preso diverse critiche per la Giustizia Paliesca ma è una “delega killer” dove nessuno fa o può fare mai, bella figura.
E veniamo alla lista “Per Siena” di Pierluigi Piccini. Ha un nome forte per l’assessorato alla Cultura. Si tratta dell’architetto Alessandro Bagnoli storico funzionario della Soprintendenza e da alcuni anni responsabile per i Comuni di Siena, Chiusdino, Monteriggioni e Sovicille. È stato anche e vicedirettore della Pinacoteca Nazionale dal 1980 al 2010. Il pedigree è perfetto per fare l’assessore alla Cultura a Siena dove se non si è grandi esperti d’arte poi si rischia una vita grama.
C’è anche un’altra opzione meno paludata e più spostata sul contemporaneo, un’ipotesi suggestiva legata ad una figura molto vicina a Siena ma che lavora a Roma nel campo dell’arte e dell’enogastronomia di alta qualità. Ma lasciamo un po’ di suspance e puntiamo su Bagnoli.
Per restare nelle alte professionalità, probabilmente l’ex sindaco ha un sogno nel cassetto per l’assessorato allo Sviluppo Economico, Commercio, Partecipate e Innovazione. Si tratta, noi sospettiamo, di Fiorella Bianchi attualmente dg di Conad Tirreno con innumerevoli esperienze professionali. Ha transitato velocemente in uno degli ultimi cda di Bmps ed è membro della direzione regionale Toscana Lega Cooperative.
Difficile convincere Fiorella Bianchi, già avvicinata nei mesi scorsi da Piccini e poi anche da Valentini, per un ruolo in giunta. Ha detto no ad entrambi ma ora che sono insieme… potrebbe ripensarci.
L’ultimo posto in giunta è per l’assessore ai Rapporti con il Territorio, Sport, Cooperazione Internazionale e Decentramento. Dovrebbe andare al campione di preferenze Vanni Griccioli, iperattivo contradaiolo del Nicchio che riesce in una vita sola ad essere: impiegato part time di Bmps, istruttore di fitness ed arti marziali in una palestra di Siena, collezionista di opere senesi, appassionato di agricoltura biologica.
Vedremo come finirà, ormai manca poco. Intanto prepariamoci all’ultima indigestione di star nazionali in quel di Siena. Si comincia domani mercoledì 20 giugno alle 18,30 con l’ex ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda. E’ l’aperitivo del confronto pubblico Valentini – De Mossi che inizia alle 21. Se resistete a questa maratona, potrete divertirvi anche nei prossimi giorni con il ministro degli Interni Salvini e con l’ex Primo ministro Gentiloni.
Poi, se siete sopravvissuti, ricordatevi che domenica 24 ci sarebbe anche da andare a votare.
Katiuscia Vaselli