Lo stretto legame tra diritti civili e sociali è una delle condizioni per la crescita dell’Italia in chiave più europea, aperta, dinamica e inclusiva. Rispondere alle domande di cittadinanza di tutte le libertà, superando le sterili contrapposizioni ideologiche e soffermandosi esclusivamente sui diritti della persona, è un dovere per il Partito democratico, come forza progressista.
Siena protagonista della sfida dei diritti. A Siena, con coraggio e determinazione, si è già iniziato ad affrontare queste sfide. Uno dei primi atti della giunta Ceccuzzi, infatti, è stato quello di istituire il registro delle unioni civili, che rappresenta un punto di partenza di un percorso, che mi auguro possa essere rafforzato anche dalle scelte del prossimo governo nazionale in materia di diritti civili. L’Italia ha bisogno, come accade in tutta Europa, di norme all’altezza dei tempi e che diano pari dignità e cittadinanza ad ogni tipo di coppia, sia che si tratti di unioni civili tra eterosessuali che tra persone dello stesso sesso. In questo modo si garantirebbe a centinaia di miglia di coppie di essere equiparate, in termini di diritti e doveri a quelle sposate, riconoscendo finalmente i diritti di assistenza, successione e conseguente equiparazione a livello fiscale e pensionistico.
Una città senza barriere materiali e culturali. La Siena che vogliamo, dunque, ci auguriamo sia immersa in un Paese dove etnia, religione e orientamento sessuale non siano elementi di discriminazione. Un Paese dove un bambino nato in Italia è cittadino italiano, a tutti gli effetti. Credo che Siena possa essere una realtà dove le culture possano integrarsi e dove la diversità continui ad essere un valore. Ce lo insegna la nostra storia, anche quella recente. Basti pensare al lavoro intrapreso sia dall’amministrazione comunale che da quella provinciale, che si sono mosse con convinzione in questo senso, attivando percorsi e promovendo iniziative per favorire l’integrazione. Gli stranieri che vivono e lavorano nella nostra città, svolgendo attività importanti come quelle di cura e assistenza agli anziani, hanno ricevuto sostegno per la formazione linguistica e professionale; le comunità straniere hanno trovato luoghi di accoglienza nelle parrocchie e nei centri civici. Siena dovrà essere sempre più una città senza barriere culturali e materiali, accessibile a tutti, a partire da chi è costretto a muoversi con ausilio di mezzi di sostegno. Il superamento delle barriere architettoniche è un fattore di cui la prossima amministrazione dovrà tenere conto, nella consapevolezza che un contesto urbano come quello senese presenta notevoli difficoltà, in un momento economico difficile. Ancora resta molto da fare, ma è fondamentale che nei prossimi mesi di campagna elettorale questi temi siano al centro dell’agenda politica del Pd e di tutta la cittadinanza.
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