Politica

Visita di Salvini sulla Siena-Grosseto. Franceschelli: “Basta passerelle, ai territori servono risposte”

“Il Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini visita il cantiere della Siena Grosseto ma i cittadini, i lavoratori e i territori meritano chiarezza, non passerelle. Da Ministro delle Infrastrutture, Salvini in Toscana ce lo ricordiamo in visita solo opere e cantieri finanziate ed appaltate dai governi precedenti considerato che il suo ministero non ha ancora destinato un solo euro per il miglioramento delle infrastrutture ferroviarie e della viabilità senese in genere, per non dire peggio avendo tagliato anche alcuni servizi essenziali per i pendolari, come nel caso della tratta Siena-Firenze e della stazione di Chiusi, che ormai devono fare i conti con carenza di ammodernamento, ritardi e disservizi continui. È il caso dell’Intercity 598 Roma–Firenze, che da giugno è costretto a non percorrere più la direttissima ma la linea convenzionale, allungando i tempi di viaggio di oltre un’ora e mezza. Una situazione inaccettabile, che costringe pendolari e famiglie a riorganizzare la propria vita quotidiana. La stessa condizione disastrosa si ripete sulla linea Siena–Chiusi, rimasta dal punto di vista infrastrutturale ai primi del ’900: binario unico, nessuna elettrificazione, tempi di percorrenza insostenibili. Al contrario, come accaduto con il Milleproroghe, ce lo ricorderemo per aver deciso di tagliare risorse alle Province invece di sostenerne le azioni incrementando la dotazione per le manutenzioni necessarie, per poi propagandare dopo mesi e proteste la riassegnazione solamente di una parte delle stesse”.

A sottolinearlo il Senatore del Partito Democratico Silvio Franceschelli spiegando come quella programmata è “una visita che arriva puntuale in campagna elettorale, senza tuttavia offrire soluzioni concrete ai problemi che affliggono il territorio che vengono gestiti dagli amministratori locali in solitudine e senza risorse statali.

“Visto che si trova in zona, aspettiamo il ministro alla galleria Le Chiavi, non per una foto, ma per spiegare perché, in questi anni, nulla è stato fatto per accelerare e garantire la conclusione in tempi certi di un intervento su un’arteria strategica dal punto di vista economico e sociale per il sud della provincia di Siena e che, in vista dell’ennesimo rinvio, costringerà aziende e cittadini a ulteriori enormi sacrifici. Vista l’occasione ci dica anche se intende ristorare le imprese danneggiate e quali interventi il Ministero delle Infrastrutture intende finanziare ex novo nei nostri territori. Magari ci dica anche il Vicepresidente del Consiglio come intende difendere e valorizzare le aree interne che oggi sono oggetto di aggressioni speculative che minano la distruzione del nostro paesaggio a colpi di norme scritte male da Governo Meloni, come il decreto ministeriale sulle aree idonee che è stato sospeso in alcune sue parti senza che oggi il Governo abbia posto un valido rimedio, come gli atti d’attualità dimostrano. Questa approssimazione e ritardi impediscono alla Regione Toscana ed agli enti locali di difendere il proprio territorio dalla devastazione, come nel caso del progetto del parco eolico nelle Crete Senesi o del parco agri-fotovoltaico per centinaia di ettari in Val di Merse e chissà quanti altri ancora ne dovremo ricevere. Alla faccia dei proclami dei vari ministri come quello dell’agricoltura che scongiura a parole il consumo di suolo agricolo, ma poi nei fatti, avviene ben altro. Su questo tema presenterò un’interrogazione per avere chiarimenti e risposte sino ad oggi inevase.

Noi siamo per la transizione ecologica e l’indipendenza energetica ma questi processi devono essere governati dai Comuni, dagli Enti Locali, così come avviene per la programmazione urbanistica, e non calati dall’alto, troppo spesso con atti ministeriali infarciti di “burocratese” che nulla hanno a che fare con la peculiarità dei territori, la salvaguardia degli stessi, il bene dei cittadini e delle imprese. Basta propaganda: servono fatti, risorse e impegno reale per le infrastrutture toscane e senesi e la salvaguardia de territorio” conclude Franceschelli.

marco crimi

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