Prosegue il cammino di Siena Biotech, società strumentale della Fondazione Mps attiva nel settore della ricerca e delle biotecnologie, nello studio delle malattie rare e ancora senza una cura efficace, come l’Huntington, con il raggiungimento di un’ulteriore importante milestone. In occasione dell’inizio dello studio clinico di Fase II dell’inibitore selettivo della Sirtuina 1 (SEN0014196) denominato Selisistat, si è tenuto, come da protocollo internazionale, il primo Investigator Meeting per la gestione e il monitoraggio dell’innovativo composto realizzato da Siena Biotech per la sperimentazione clinica su pazienti affetti dalla malattia di Huntington.
Siena Biotech, in qualità di realizzatore e gestore del programma di sviluppo del composto, ha ospitato l’incontro che ha visto partecipare oltre 70 persone fra neurologi, medici, esperti e altri specialisti a livello mondiale coinvolti nello conduzione dello studio che valuterà in tutte le varie fasi cliniche e operative la sicurezza e la tollerabilità del composto, nonché il suo meccanismo d’azione. Lo studio clinico coinvolgerà circa 18 siti clinici distribuiti in Italia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti. Per l’Italia le strutture ospedaliere che ospiteranno gli studi saranno oltre a Siena, Firenze, Milano e Pozzilli.
Il passaggio della molecola prodotta da Siena Biotech alla Fase II, in tempi brevi per gli standard della ricerca con tutti i possibili rischi associati, conferma l’importante investimento della Fondazione Mps nella sua principale società strumentale e la bontà del modello di business e di ricerca adottato dalla stessa Siena Biotech. “Siamo molto soddisfatti ed orgogliosi di aver organizzato questo importante evento a Siena presso la nostra società frutto degli sforzi compiuti dai nostri ricercatori – ha commentato Goran Westerberg, responsabile dello Sviluppo Clinico e Regolatorio di Siena Biotech -. E’ la prima volta che Siena Biotech conduce uno studio clinico di Fase II, evento raro nel settore farmaceutico italiano. Il composto Selisistat sviluppato dalla nostra società consentirà di modulare la progressione della malattia di Huntington”.
Il composto Selisistat è già stato designato farmaco “orfano” in Europa, negli Stati uniti e in Australia consentendo uno sviluppo clinico agevolato con gli enti regolatori. L’eventuale passaggio alla fase di commercializzazione consentirebbe un’esclusività estesa sul mercato. Selisitat si è dimostrato farmacologicamente attivo in una serie di modelli pre-clinici della malattia di Huntington e possiede delle caratteristiche idonee per il suo impiego anche in altre malattie neurodegenerative rare.