Un nuovo lotto per l’ospedale delle Scotte di Siena: di questo progetto hanno parlato il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria senese Antonio Davide Barretta, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore regionale con delega alla sanità Simone Bezzini mercoledì pomeriggio in una conferenza stampa al policlinico. Poco dopo i tre sono stati ospiti dell’associazione Siena Ideale, nella cui sede hanno dato vita un dibattito, dal titolo “L’evoluzione delle Scotte: il futuro dell’Aou Senese dopo la pandemia”, dedicato al futuro della sanità nel territorio senese.
Queste le parole del governatore Giani: “Siena nel tempo ha battuto i tempi nella sanità per innovazione, sperimentazione e merita sostegno garantendole le risorse necessarie. Per le Scotte, punteremo ad una ristrutturazione efficiente e a basso impatto ambientale. La nota dolens riguarda l’assunzione che, nonostante la previsione dell’inserimento di 6000 nuove figure professionali in tutta la regione, deve scontare le esigenze di formazione e inserimento. Investire nella sanità sarà prioritario, supportati dal dibattito e la partecipazione della popolazione in forma binaria con lo sviluppo della ricerca scientifica già eccellenza storica di questo territorio”.
“Questo è stato un incontro necessario – ha detto il presidente di Siena Ideale, Alfredo Monaci – per l’urgenza di un primo bilancio post-pandemia della situazione alle Scotte. La nostra priorità è quella è di rilanciare il ruolo dell’azienda ospedaliero-universitaria senese oltre il contesto cittadino, consentendole di riappropriarsi del suo importante ruolo nel vasto scenario, punto di attrazione in Italia e nel mondo. La medicina oggi implica innovazione, tecnologia e informatizzazione; la rete di rapporti internazionali e gli investimenti necessari per garantire l’aggiornamento che, specie in campo sanitario, rappresenta l’unico modo per consolidare e mantenere una posizione di rilievo. E anche per rimediare alla ‘fuga’ di direttori e di eccellenze che ha colpito le Scotte. Le professionalità non riguardano solo i medici, ma anche i tecnici e gli infermieri, che magari trovano altrove condizioni migliori di carriere e di vita. Senza un capitale umano adeguato, non si fa l’alta specializzazione. Il richiamo ancora esercitato dal nostro ateneo può certamente aiutare a stringere nuovi rapporti di valore scientifico e professionale”.
“Lo sviluppo della campagna di vaccinazione è essenziale – ha dichiarato l’assessore Simone Bezzini – consentendo, con un progressivo ritorno alla normalità, la liberazione di spazi, energie, risorse, da dedicare alla sanità ordinaria. La disponibilità di un 1 miliardo investimenti, grazie al Pnrr, da realizzare, rispettando termini e condizioni europee, entro il termine di quattro anni, è un’occasione eccezionale che non possiamo permetterci di disperdere. Occorre rispettare il masterplan delle Scotte mantenendo la grande struttura ospedaliera e creando una rete efficiente di medicina nel territorio. Il Pnrr non è solo investimenti ma anche programmazione e ammodernamento dell’assistenza. Siena ha bisogno di una casa della salute, di un ospedale di comunità”.
“In questi mesi il nostro lavoro – ha spiegato il direttore generale Antonio Davide Barretta – si è focalizzato sullo smaltimento delle liste d’attesa e di vaccinazione per guardare al futuro più serenamente. I processi di ammodernamento sono generali. La mia mission è quella di rendere migliore questa azienda gigantesca, puntando al progresso continuo, alla valorizzazione delle risorse umane e materiali che possediamo, senza disperderci nella ricerca di altri luminari nel mondo e allo stesso tempo consolidare il lavoro di squadra all’interno dei dipartimenti. E’ in corso il rinnovamento delle tecnologie diagnostiche, delle quali abbiamo già abbassato la vita media d’utilizzo e continueremo nel prossimo anno. Il masterplan di ristrutturazione dell’edificio avrà un processo più articolato e si svilupperà con la costruzione di un nuovo lotto “volano” che permetterà l’adeguamento antisismico e antincendio dei lotti già presenti”.
“Se la pandemia ha rappresentato una ‘rottura della continuità’ – ha chiuso il dibattito il presidente Alfredo Monaci – obbligandoci a progettare il futuro con occhi nuovi, il dopo Covid può rappresentare un’occasione di ripartenza anche per la sanità senese, adeguata alle nostre potenzialità e ai nostri bisogni”.