La mancanza della diagnostica PET al Policlinico Le Scotte e la possibilità di attivare questa, importante strumentazione mediante un mezzo mobile così come avviene all’Ospedale Misericordia di Grosseto, sono stati i temi al centro dell’interrogazione, posta stamani, dal consigliere Enrico Tucci (Cittadini di Siena).
Tucci, infatti, nel richiamare l’attenzione sull’importanza della PET per l’attivazione e monitoraggio delle terapie nei casi di tumori maligni, ha fatto presente i disagi a cui sono sottoposti i pazienti oncologici di Siena, costretti a recarsi in altri centri della Toscana, e di come Grosseto abbia ovviato a questa necessità con un’apposita convenzione, stipulata dalla ASL 9 con una società italiana leader nel settore, in grado di garantire 500 esami PET/TC all’anno grazie all’utilizzo di una macchina montata su un mezzo mobile.
Per questi motivi la richiesta di Tucci, affinché anche al Santa Maria alle Scotte, nell’attesa della realizzazione degli spazi che dovranno ospitare questa specifica diagnostica, la Direzione aziendale, stimolata dal Sindaco, possa prendere in considerazione tale ipotesi che, tra l’altro, prevede anche un risparmio economico sui rimborsi.
L’assessore alla sanità Anna Ferretti, ha informato, che la Direzione senese ha già contattato la ditta che opera per Grosseto per un incontro in programma il 31 gennaio. Tempi <<non brevissimi>> sarebbero richiesti per il mezzo mobile, visto l’iter richiesto per la stipula del contratto che prevede l’approvazione del progetto da parte della Commissione regionale per i rischi da radiazioni ionizzanti e, soprattutto, dei Vigili del fuoco, oltre all’individuazione di un’adeguata area per la sosta dell’unità (circa 120 mq) con idonei percorsi, affinché i pazienti radioattivi (dopo l’esame) non incrocino altri pazienti o persone a rischio come donne in gravidanza e bambini.
Inoltre, ha proseguito l’assessore <<il mezzo mobile non possedendo una vera e propria radiofarmacia non può utilizzare radiofarmaci PET, necessari per aprire il ventaglio delle possibilità diagnostiche. Possibilità, non ancora implementata da altri ospedali in Toscana, e che l’Azienda ospedaliera universitaria senese ha previsto di realizzare con la preparazione di sostanze necessarie per la diagnosi dei tumori della prostata e neuroendocrini. Ma il mezzo mobile non dispone, neppure, di una sala di attesa dove i pazienti, quasi tutti critici, possano avere il supporto infermieristico prima, durante e dopo l’esame. Assente, anche, una zona riparata dove possano attendere il proprio turno durante i mesi invernali, in caso di pioggia o di caldo. La speranza più concreta rimane quella del veloce sviluppo dei lavori per installare la PET/TC entro il dicembre 2014>>.
Assolutamente insoddisfatto il consigliere Tucci: <<la Direzione, doveva essere più propositiva e avrebbe dovuto pensarci da tempo, perché non credo che prima della seconda metà del 2015 alle Scotte si possa fare diagnostica PET, anche se, personalmente, mi auguro che l’attesa sia più breve>>.