
All’officina trasfusionale di Area Vasta, ospitata alle Scotte, saranno lavorate tutte le raccolte di emocomponenti del territorio dell’Asl sud est, con la centralizzazione dei presidi dell’Aretino.
Dopo Cortona, Sansepolcro, Valdarno e Bibbiena, dal 7 luglio si aggiunge anche il San Donato d’Arezzo. Al policlinico si lavora già da tempo inoltre il sangue proveniente dal Grossetano. Ecco quindi che con questo ultimo passaggio tutti gli emocomponenti prodotti all’officina trasfusionale saranno pronti per essere distribuiti nei centri di tutta l’Area Vasta in relazione alle esigenze del territorio.
“Con il completamento dell’officina trasfusionale di Area Vasta Toscana sudest sono attesi maggiori risparmi e un ulteriore incremento della qualità della lavorazione del sangue – ha commentato l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Simone Bezzini –. Unire le forze in sanità significa fare sistema, raggiungere risultati significativi e offrire al cittadino risposte concrete. Questo vale in particolare nell’ambito della donazione del sangue, dove possiamo contare sulla straordinaria generosità dei donatori e un’organizzazione che rappresenta prima di tutto una garanzia di sicurezza per i pazienti”.
“Fa piacere il completamento di una importante collaborazione tra Aou senese ed Asl sudest – ha dichiarato l’assessore alla sanità del Comune di Siena, Giuseppe Giordano – che pone la nostra città ed il nostro ospedale al centro della lavorazione del sangue dell’area vasta sud est. Confidiamo sul fatto che questo accentramento possa consentire di ottimizzare le risorse, ridurre i tempi di lavorazione, migliorare qualità e sicurezza attraverso elevati standard di lavorazione del sangue e degli emocomponenti e, più in generale, una maggiore efficacia nella gestione del patrimonio ematico”.
“Il completamento dell’accentramento della lavorazione delle unità di sangue raccolte in area vasta Sud Est all’Officina Trasfusionale dell’Aou Senese – ha detto Simona Carli, direttrice Centro regionale salute – rappresenta un grande passo verso la conclusione di questo percorso che ha richiesto molto tempo sia per la realizzazione delle strutture che dovevano accogliere le attività, sia per il completamento dell’organico con le diverse figure professionali previste. A livello regionale al momento attuale le attività sono accentrate al 100% in area vasta Toscana nordovest e al 70% in area vasta centro (dove il raggiungimento del 100% è legato alla realizzazione della struttura per accogliere tutte l’attività). Oggi – ha aggiunto Carli -, si completa la centralizzazione nell’area vasta sudest, con la centralizzazione della lavorazione di Arezzo. La realizzazione dell’Officina Trasfusionale Regionale consente rilevanti economie di scala, ma soprattutto permette di ottenere ulteriori livelli di qualità e sicurezza degli emocomponenti, garantendo, inoltre, rapidi adeguamenti in caso di emergenze da patogeni. Come Centro Regionale Sangue della Regione Toscana voglio esprimere grande soddisfazione per questo traguardo e ringraziare l’Aou Senese e l’Ausl Toscana sudest per l’impegno costante pur in un periodo di oggettiva difficoltà”.
“Oggi conseguiamo un altro importante obiettivo della collaborazione fra l’Aou senese e l’Asl – ha spiegato Antonio Barretta, direttore generale Aou Senese –. Infatti, con l’accentramento all’Aou senese della lavorazione del sangue dell’ospedale San Donato di Arezzo, tutto il sangue raccolto nelle tre province di Siena, Arezzo e Grosseto sarà lavorato dall’officina trasfusionale del nostro ospedale. Saranno circa 60mila le sacche di sangue lavorate ogni anno a Siena, tale volume consentirà di allinearsi ai migliori standard di qualità ed efficienza definiti a livello nazionale e internazionale”.
“Va oggi a compimento un processo che le aziende sanitarie hanno gestito su indicazione della Regione Toscana, di concerto con il mondo delle associazioni dei donatori – ha dichiarato il direttore generale dell’Asl, Marco Torre -. Diamo così attuazione alla programmazione di area vasta che ci vede impegnati dal 2022, quando ebbe inizio il processo di concentrazione con delle risorse dalle officine trasfusionali della provincia di Siena. Nel 2023 è stata inclusa tutta l’area grossetana e in un doppio step 2024/’25 è stata ricompresa anche la provincia di Arezzo. In un’ottica di programmazione di area vasta, questo processo ci permette di ottimizzare le risorse, migliorare il servizio nei confronti della comunità dei donatori, quindi va nella direzione della ‘medicina del valore’, l’approccio a cui stiamo lavorando. L’accentramento del lavoro di officina trasfusionale permetterà ulteriori implementazioni relative alla medicina trasfusionale e rigenerativa”.