Bettollini: “Sistema di emergenza-urgenza, Bezzini ha distrutto ciò che funzionava”

Prosegue il dibattito sullo stato del servizio di emergenza-urgenza del 118 in Valdichiana e sulla lamentata carenza di medici e infermieri. Dopo la presa di posizione dei sindaci del territorio e la punzecchiatura del primo cittadino di Torrita di Siena e presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Giacomo Grazi al vicepresidente del consiglio regionale Stefano Scaramelli ( https://sienanews.it/salute/118-grazi-attacca-scaramelli-lui-ha-interrotto-i-corsi-dellemergenza-urgenza/ ) arriva l’intervento anche del sindaco di Chiusi Juri Bettollini. Che scrive: “Dal 2015 al 2020 il sistema di emergenza urgenza e del 118 della Valdichiana era un modello che tutta la Toscana invidiava. Un’eccellenza fatta di sinergia tra volontariato, professioni mediche e infermieristiche. Un equilibrio unico e una gestione efficiente. Negli ultimi mesi la gestione dell’assessorato alla sanità ha distrutto quanto di buono fatto in passato. Il punto medico di Sinalunga che si integrava con Sarteano, Nottola, San Casciano, Montepulciano, Torrita e Chiusi era un valore aggiunto. L’attuale depotenziamento medico dei presidi di Sarteano e Sinalunga mettono a rischio l’equilibrio del sistema della Valdichiana”.

Prosegue Bettollini: “Bene ha fatto il vicepresidente del consiglio regionale della Toscana, Stefano Scaramelli, a chiedere all’assessore Bezzini di ripristinare il vecchio modello. Io, da sindaco della città di Chiusi, sono al fianco del consigliere regionale Scaramelli per sostenerlo in questa giusta battaglia. O si ripristina il sistema precedente o l’assessore Bezzini può anche terminare la sua esperienza. Il Pd, partito di governo, nell’imporre il suo nome alla sanità così come quello degli altri consiglieri regionali senza alcuna rappresentatività si è reso debole e subalterno ad altri territori regionali e politiche fiorentine. Questo non è accettabile. In questa debolezza politica che avvolge i nostri territori, noi dobbiamo, compattamente, difendere i nostri cittadini e rappresentare, anche con determinazione, le istanze della gente. Mi appello al presidente Eugenio Giani perché possa impedire tutto questo”.