Biotecnopolo, da ritardo a rilancio: il Ministero punta sull’hub nel piano contro le pandemie

Il periodo di stand-by di un anno fa sembra essere superato. Il Biotecnopolo di Siena è guardato con interesse primario dal Ministero della Salute.

Lo testimonia la bozza del piano pandemico 2025-2029, diffusa da Quotidiano Sanità, che ora è all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni. Nelle pagine del documento si capisce l’importanza che assumerà la Fondazione, ed in particolare il suo centro antipandemico in materia di valutazione del rischio  e nell’approvvigionamento delle contromisure mediche.

Compito dell’hub sarà affiancare alcune delle strutture presenti nel piano per aggiornare la lista dei patogeni a potenziale pandemico e identificare le risposte alle minacce emergenti. E poi, in collaborazione con l’Agenzia del farmaco, si provvederà a garantire la disponibilità di farmaci e vaccini contro i virus.

Novità che vengono accolte con soddisfazione dall’assessore regionale alla salute Simone Bezzini: “Nel testo della bozza viene più volte richiamata la funzione del Centro nazionale antipandemico, collocato a Siena. Questo è un aspetto importante e spero possa rappresentare uno stimolo per il Governo, i ministeri e gli amministratori affinché si recuperi il ritardo accumulato nei primi due anni – sono le sue parole-. In questo periodo, infatti, sono stati persi tempo e risorse allocate nel piano nazionale complementare. Mi auguro quindi che si riesca a colmare il tempo perso e a realizzare azioni concrete per dare piena operatività al Biotecnopolo e al centro. È fondamentale sviluppare strutture, laboratori e progetti che siano utili non solo per l’Italia, ma anche per l’Europa, al fine di garantire la sicurezza sanitaria del nostro Paese e dell’intero continente”.

Reazione positiva anche dal presidente di Toscana Life Sciences Francesco Frati, che a pochi mesi dall’inizio del suo mandato nell’ incubatore, ha tracciato un bilancio sull’attività.

“Siamo in una fase di transizione – ha affermato-, ma resto convinto che Tls rappresenti un asset strategico per la città. Grazie alla sua capacità di incubare idee e supportare piccole imprese nel settore delle scienze della vita, oltre a fornire servizi a tutti gli attori di questo ecosistema, Toscana life sciences continua a essere un punto di riferimento fondamentale per il territorio”.

Marco Crimi