“Sono molto soddisfatto di questo riconoscimento attribuito agli ospedali toscani – è il commento dell’assessore al diritto della salute Luigi Marroni- Tra l’altro, il numero è cresciuto dal 2011: allora erano 10, oggiAggiungi un appuntamento per oggi sono 14. Le donne costituiscono la maggioranza dell’utenza dei servizi sanitari, ma non sempre gli ospedali offrono un trattamento adeguato alle loro esigenze e necessità. La Toscana ha dimostrato di essere una regione molto attenta alle problematiche femminili anche sul versante sanitario. In Toscana è insediata una Commissione regionale permanente sulla medicina di genere, e in molte aziende è in funzione il Codice Rosa, che presto si estenderà a tutta la Toscana”.
Questi gli ospedali toscani che hanno ricevuto i “bollini rosa”:
Tre Bollini Rosa:
– Ospedale San Donato di Arezzo (Asl 8)
– Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, Firenze
– Azienda ospedaliero universitaria Pisana
– Azienda ospedaliero universitaria Senese
Due Bollini Rosa:
– Ospedale del Casentino, Bibbiena (Asl 8 Arezzo)
– Ospedale Santa Maria della Gruccia, Montevarchi (Asl 8 Arezzo)
– Ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli (Asl 10 Firenze)
– Azienda ospedaliero universitaria Meyer, Firenze
– Ospedale s.Maria Annunziata a Ponte a Niccheri (Asl 10 Firenze)
– Presidio ospedaliero piana di Lucca (Asl 2)
– Ospedale della Misericordia, Grosseto (Asl 9)
Un Bollino Rosa:
– Ospedale Piero Palagi, Firenze (Asl 10)
– Ospedale del Mugello, Borgo San Lorenzo (Asl 10 Firenze)
– Ospedale SS. Giacomo e Cristoforo di Massa (Asl 1).
L’attribuzione di 1 bollino rosa riconosce la presenza nell’ospedale di unità operative (da 1 a 3) che curano patologie femminili specifiche e l’applicazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), con particolare riferimento all’appropriatezza delle prestazioni, accreditamento e certificazione per i requisiti alberghieri e strutturali. Due bollini vengono attribuiti a quegli ospedali che, oltre ai requisiti precedenti, abbiano almeno tre donne nel Comitato Etico, che prevedano donne in posizioni di responsabilità ai vari livelli, personale di assistenza prevalentemente femminile, che sotto il profilo archiettonico sottolineino la centralità della persona ricoverata, e che riservino particolare attenzione ai bisogni delle donne di etnie diverse. Il massimo riconoscimento, i tre bollini rosa, viene attribuito a quegli ospedali che, a tutte le caratteristiche già descritte, aggiungano un contributo in pubblicazioni scientifiche su patologie femminili, l’applicazione delle normativa sull’Ospedale senza dolore, il controllo del dolore nel parto e l’analgesia ostetrica.
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