Far conoscere e divulgare semplici regole di prevenzione per identificare i principali segni e sintomi dello scompenso cardiaco, patologia tra le più diffuse in termini di incidenza e per essere associata a co-morbilità e problemi di carattere sociale ed economico. Questo l’obiettivo delle Giornate europee dello scompenso cardiaco, promosse da Heart Failure Association, Società europea di Cardiologia con un appuntamento che si svolgerà anche a Siena. All’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, per tutta la giornata di venerdì 8 giugno, l’UOC Medicina Interna 1, diretta dal professor Ranuccio Nuti, organizza un punto informativo, operativo dalle 9 alle 14, rivolto alla cittadinanza, allestito nel corridoio d’ingresso del policlinico Santa Maria alle Scotte, tra l’edicola e il bar e coordinato dal professor Alberto Palazzuoli, responsabile UOS Malattie Cardiovascolari (nella foto). «Come avviene in tutti i centri specializzati d’Italia – spiega il cardiologo Palazzuoli – l’iniziativa della Società Europea di Cardiologia vuole far conoscere l’importanza e l’impatto economico e sociale dello scompenso cardiaco, che rimane uno dei principali motivi di ricovero ospedaliero nei Paesi occidentali. Si tratta – prosegue Palazzuoli – di una patologia che colpisce più frequentemente le persone ultra-settantenni e può costituire la fase avanzata di altre patologie cardiovascolari quali ischemica, ipertensione arteriosa, valvulopatie e cardiomiopatie. Pertanto l’attività di prevenzione, sia a livello di stili di vita che per quanto riguarda gli esami in grado di valutare la performance cardiaca, risulta di fondamentale importanza – conclude Palazzuoli -, soprattutto per cercare di evitare ricoveri ospedalieri e disabilità del paziente».