“Gli ospedali di Campostaggia, Nottola e Abbadia San Salvatore rappresentano realtà positive del nostro territorio, perché forniscono una buona risposta ospedaliera e contribuiscono a innalzare il livello qualitativo della rete sanitaria territoriale e poliambulatoriale della provincia di Siena. Si tratta di un sistema di welfare che, per i valori professionali espressi, la qualità dell’assistenza e i dati di valutazione dei pazienti, rappresenta un patrimonio da tutelare e consolidare. In questo senso sarà importante, in un quadro di razionalizzazione delle risorse, lavorare per l’adozione di forme di integrazione e di sinergie che consentano, allo stesso tempo, di conservare l’autonomia di ciascun presidio, garantendo così il miglioramento del livello di qualità e l’eliminazione di sprechi”. Con queste parole Luigi Dallai, parlamentare del Pd alla Camera, interviene sulla situazione degli ospedali di Nottola, Campostaggia e Abbadia San Salvatore, dopo le polemiche alimentate dalla pubblicazione della classifica elaborata dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, che ha visto il nasocomio di Nottola fra quelli peggiori del Paese.
“Guardando alle classifiche – spiega Dallai – è utile precisare che i dati sono necessariamente elaborati in modo asettico. Essi non possono tener conto del ruolo di presidio e di assistenza che le strutture di secondo livello assolvono per un bacino di utenza formato anche da pazienti in età molto avanzata, e dunque bisognoso di molteplici servizi di cura. In particolare guardando alle ricerche effettuate a Nottola il dato sulla mortalità a 30 giorni in seguito ad infarto del miocardio, rivela che in questa casistica rientrano casi di pazienti purtroppo soggetti anche ad altre patologie. Come sottolineato dai sindaci del territorio e dall’Azienda USL 7 di Siena la qualità del servizio offerto dalla Cardiologia è quindi allineata a quella rilevata nel 2011. Una qualità testimoniata anche dalla valutazione positiva che il 70% dei pazienti ha dato agli ospedali di Campostaggia, Nottola e Abbadia San Salvatore nell’ultima indagine sul gradimento effettuata nel 2011, che a breve sarà aggiornata con i nuovi dati che arriveranno dall’analisi promossa dalla Regione Toscana”.
“Il mantenimento delle strutture sanitarie e dei servizi – conclude Dallai – deve basarsi e rispettare il criterio di bilanciamento territoriale. Per questa ragione è importante affrontare una questione così ampia e complessa come la salute mantenendo un confronto tra istituzioni locali e regionali, le Società della salute della Valdelsa e della Valdichiana senese, la governance dell’azienda Usl 7 e dell’azienda ospedaliera. Il processo di riorganizzazione del sistema sanitario regionale deve essere attuato con la massima trasparenza, in modo da garantire e rafforzare il sistema di cura pubblico di qualità che la nostra provincia, è sempre stata capace di esprimere”.