Una giornata mondiale per sensibilizzare e informare la popolazione sul diabete, i rischi e le cure. E’ in programma, come ogni anno, il 14 novembre e l’Ausl Toscana sud est coglie l’occasione per fare il punto sulla patologia, ma anche per prevedere alcune iniziative nei territori provinciali di sua competenza.
“ I numeri del diabete, nelle nostre tre province, sono importanti – spiega Lucia Ricci, direttore della Diabetologia dell’Ausl Toscana sud est -. Nell’Aretino gli esenti sono 14.418; nel Senese 8153 e nel Grossetano 9882. Dal 2008, attraverso una stretta collaborazione con i medici di famiglia, la gestione del diabete è cambiata, grazie alla presa in carico del paziente a rischio prima ancora che questo manifesti i sintomi della malattia, inserendolo in percorsi assistenziali adeguati. Il team è formato da tutti gli specialisti perché il diabetico cronico, con l’innalzarsi dell’età, può provocare cecità, insufficienza renale, neuropatie, malattie cardiovascolari. Quindi è previsto il coinvolgimento del diabetologo, cardiologo, chirurgo vascolare, infettivologo, internista, oculista, nefrologo, neurologo, radiologo, ginecologo, pediatra e medico di famiglia ”.
Tra i principali fattori di rischio del diabete, ci sono stili di vita errati legati all’alimentazione, alla scarsa attività fisica e al consumo di alcol e tabacco. Lo stile di vita è uno dei determinanti della salute ed è a sua volta influenzato da altri fattori macro di natura sociale, culturale, economica e ambientale.
La data del 14 novembre è stata scelta perché celebra la nascita del fisiologo canadese Frederick Grant Banting che, insieme a Charles Herbert Best, nel 1921 scoprì l’insulina. La ricorrenza è stata istituita nel 1991 dalla International Diabetes Federation e dall’ Organizzazione mondiale della sanità per educare alla prevenzione del diabete e ad una buona gestione di esso.