In Toscana ci sono circa 200mila persone con disabilità e 452 associazioni che se ne occupano.
Sono 452 le associazioni di volontariato toscane che si occupano di disabilità. Un numero importante, quindi non deve stupire che in questi giorni Firenze sia la sede della V Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità. L’iniziativa, promossa dal Ministero del Welfare in collaborazione con il Comune di Firenze, iniziata ieri, si concluderà oggi. Segue, inoltre, la II Conferenza regionale sulla disabilità, promossa dalla Regione Toscana, che ha avuto luogo il 15.
Tante le attività e i servizi che ogni giorno promuovono le associazioni in Toscana, regione dove si contano circa 200mila persone con disabilità: dall’integrazione sociale a quella lavorativa, dal trasporto sociale al “dopo di noi”, dall’assistenza domiciliare all’accessibilità.
Un aspetto fondamentale dell’impegno delle associazioni è rappresentato dalla formazione di volontari e operatori: dal 2001 al 2015, Cesvot (Centro servizi per il volontariato) ha sostenuto 124 progetti sui temi della disabilità e della salute mentale.
Inoltre Cesvot dal 2002 ad oggi ha finanziato 54 progetti con il bando “Percorsi di Innovazione”: si tratta di progetti di intervento sociale sul medio e lungo termine pensati per sostenere i diritti e l’autonomia delle persone disabili, in sinergia con enti locali e istituzioni.
Dai dati del Centro servizi risulta che negli ultimi 5 anni 150 organizzazioni non profit della Toscana hanno coinvolto, sostenuto ed accompagnato oltre 9mila persone disabili e ne hanno avviato al lavoro 180, nonostante gli effetti della crisi economica che ha prodotto tra il 2008 e il 2013 un calo delle assunzioni del 30,5%.
Per le persone con disabilità, anche per effetto della crisi, il lavoro è un miraggio in tutta Italia. Oggi nel nostro Paese i lavoratori disabili sono 200mila ma gli iscritti al collocamento sono 680mila (al 31 dicembre 2013) e appena 18mila quelli avviati al lavoro nel 2013, nel 2011 erano oltre 22mila (per altri dati clicca qui).
Dalla ricerca promossa da Cesvot emergono dati molto interessanti che riguardano proprio le associazioni: le organizzazioni che si occupano di inserimento lavorativo sono più strutturate rispetto alle altre, da più tempo radicate sul territorio, con un maggior numero di operatori e volontari e con più consistenti entrate finanziarie, provenienti sia da privati che da soggetti pubblici. Inoltre sono associazioni che più delle altre hanno attivato progetti di servizio civile anche coinvolgendo persone disabili.
Sicuramente un grosso pilastro del volontariato in Toscana è la Misericordia. La Confreternita di Castelnuovo Berardenga festeggia fra oggi e domani il proprio patrono S. Pio da Pietrelcina. Tra gli eventi in programma anche il “Giubileo dei malati e dei sofferenti” e la commedia “Parigi val bene una vasca” della Compagnia teatrale senese “La Martinella”, in scena stasera alle 21, al Teatro comunale ‘Vittorio Alfieri’.
«Nell’Anno Santo della Misericordia – afferma Valerio Scali, governatore della Misericordia da sei anni e con un lungo passato come volontario – non poteva mancare un’occasione per permettere ai malati del territorio, ma anche a tutti coloro che soffrono per qualunque causa, di ottenere l’indulgenza plenaria senza dover intraprendere lunghi viaggi. E’ un anno oltremodo difficile – continua Scali – che vede molte aziende nostre abituali benefattrici e privati cittadini, in crescente difficoltà e con contributi ridotti. Perciò, ben venga la serata di beneficenza in cui gli amici de “La Martinella” porteranno in scena una godibilissima rappresentazione e ci aiuteranno a garantire continuità alle sempre più numerose attività caritatevoli che i tempi di crisi ci richiedono. Durante la festa saranno raccolti anche fondi per le popolazioni colpite dal terremoto nel centro Italia, confermando l’attenzione e la sensibilità della nostra associazione verso chi vive in difficoltà».