Obbligo di compilare l’autocertificazione al momento dell’acquisto del biglietto aereo o comunque prima dell’imbarco. Oppure il controllo del passaporto per chi arriva in Italia da Paesi extra-Ue facendo scalo in Paesi di area Schengen. Sono le due soluzioni che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha proposto, in una lettera, al Ministro della Salute Roberto Speranza e al Ministro dell’Interno Lamorgese.
Come riferisce Regione Toscana “il problema è quello dell’autodichiarazione che ogni passeggero dovrebbe compilare, indicando il proprio stato di salute e il domicilio (oltre ad un contatto telefonico) dove effettuare i quattordici giorni di isolamento fiduciario. Non tutti lo fanno. Non velocemente quei dati vengono registrati sulla piattaforma informatica, in modo da programmare monitoraggio, test diagnostici specifici e indagine epidemiologica- si legge in una nota-. Ogni giorno, secondo i dati in possesso della Regione, tra gli aeroporti di Firenze e Pisa atterrerebbero circa quattrocento persone provenienti da Paesi extra-Ue. Soggetti che non si registrano nel sito regionale. E poi c’è chi atterra altrove in Italia (e poi magari si sposta in Toscana) o che fa scalo in area Schengen”.
Oltre ai voli extra Ue Rossi individua anche un altro fronte da aggredire: quello della movida estiva, su cui impegnare le forze per contrastare il rischio di una ripresa dei contagi. Il caso della Spagna e in particolare della costa catalana, ma anche i più recenti casi in Italia, dimostrerebbero una relazione forte tra nuovi focolai, vita notturna – dove le distanze e le precauzioni sono più difficili da mettere in pratica- ed abbassamento dell’età media dei positivi.
“L’idea – spiega Rossi – è dunque quella di lanciare una campagna di screening sierologico e con tamponi molecolari, a campione e su base volontaria, nei luoghi dove la movida ha una maggiore rilevanza”. Il presidente pensa prima di tutto, visto che siamo in estate, alle città di mare e balneari e alle città d’arte. “E’ un suggerimento molto giusto che arriva dal professore Andrea Crisanti – conclude Rossi – E mi sembra un buon modo per continuare a tracciare la diffusione del virus e prevenire lo sviluppo di nuovi focolai fuori controllo”.
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