“Soluzioni immediate che facciano fronte all’emergenza, poi un tavolo istituzionale fra Regione e Azienda ospedaliera, con il coinvolgimento del volontariato e dell’amministrazione comunale”. Così Elisa Romei, presidente di GeneSi – Generazione Siena, interviene sulle problematiche emerse al pronto soccorso del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena.
“Capiamo perfettamente – continua Elisa Romei – le difficoltà del momento e siamo vicini ai professionisti e ai volontari che quotidianamente affrontano situazioni delicate, oltretutto ancora aggravate dalla pandemia da Covid. Tuttavia chiediamo che venga trovata subito una soluzione affinché non si assista più a situazioni come quelle testimoniate ed emerse nei giorni scorsi, con lunghe code e tempi di attesa dilatati. Il pronto soccorso è il punto di riferimento primario per i cittadini e deve riuscire a far fronte anche a situazioni di grande affluenza e per questo bisogna trovare risposte anche in presenza di criticità strutturali”.
“Sanità e il diritto ad assistenza – prosegue Romei – rappresentano diritti fondamentali e non negoziabili di un territorio come quello senese, come la storia ci insegna, a partire dal Santa Maria della Scala. Come movimento civico, inoltre, l’aspetto più importante è quello di saper comprendere le necessità dei cittadini e formulare risposte percorribili e migliorative, senza alcun ‘scaricabarile’ verso altre istituzioni, come il Comune, che non hanno competenza in materia o, peggio, verso i cittadini stessi. Tra l’altro i progetti dell’amministrazione comunale hanno previsto un miglioramento dell’accessibilità al policlinico e anche la messa a disposizione degli strumenti urbanistici necessari per la sua riqualificazione e ammodernamento, fra cui anche il pronto soccorso”.
“La questione relativa al pronto soccorso – aggiunge Romei – emersa in questi giorni arriva in contemporanea a quella legata al mondo del volontariato per quanto riguarda i mezzi di soccorso e di trasporto. E’ necessario dunque che gli enti competenti si mettano attorno a un tavolo immediatamente e diano risposte altrettanto immediate a queste situazioni. Il mondo del volontariato in questi anni di pandemia ha sopperito a tante carenze endemiche della sanità, ma dopo un periodo così lungo in piena emergenza, adesso ha necessità di ricevere un supporto concreto”.
“Auspichiamo – prosegue – come associazione che vuole provare a dare un contributo costruttivo e rimane a disposizione dei cittadini, che ci sia massima collaborazione fra le istituzioni. Il Comune si è messo a disposizione per quanto di sua competenza, ci aspettiamo che lo stesso segnale arrivi dalla Regione Toscana, che peraltro è l’autorità competente in materia di sanità”.