Bere vino in quantità moderate non solo non fa male, fa bene.
Il consumo corretto e abituale di vino appare statisticamente correlato ad una riduzione del rischio di sviluppare ictus, cioè infarto cerebrale, e TIA (episodi di ischemia cerebrale transitoria, con perdita per tempo molto breve di alcune funzioni motorie o della capacità di parlare correttamente). Altri interessanti dati in corso di analisi sono quelli legati alla possibilità di ridurre il rischio di gravi degenerazioni cerebrali (morbo di Alzheimer, demenza senile). Numerose ricerche documentano che il regolare consumo di vino ha effetti favorevoli sia sulla frequenza con cui il morbo di Alzheimer si manifesta, sia sull’età di insorgenza, che viene ritardata di almeno tre anni (in un importante studio condotto sull’argomento).
Il vino, quindi, non per curare le malattie, ma per prevenire e ridurre il rischio di sviluppare molti gravi disturbi cardiovascolari e neurologici. Per ottenere questi effetti, certo è che il consumo abituale e corretto di vino è ampiamente da preferire al ricorso ad una pillola contenente principi attivi derivati dal vino.
E’per questo che in occasione del consiglio della Ean (Accademia Europea della Neurologia) convocato a Siena da oggi, 22 aprile e fino a domenica 24, Coldiretti Siena renderà omaggio ai più illustri neurologi d’Europa con bottiglie di Denominazioni delle terre di Siena. Presidente del Comitato scientifico dell’Accademia è il professor Antonio Federico, direttore dell’UOC di Neurologia e Malattie neurometaboliche del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena e da poco più di un mese anche pro rettore dell’Università di Siena. Questo fine settimana, 17 tra i neurologi più importanti d’Europa saranno nella città del Palio e Coldiretti ha voluto rendere omaggio a ognuno di loro con bottiglie di vino prodotto nel territorio, simbolo delle nostre eccellenze ma anche esempio di un piacere che diventa benessere e prevenzione di malattie neurologiche.