In una fiera che raccoglie il meglio della sanità mondiale, l’Università ha fatto breccia: a “Medica 2025” le tecnologie senesi che disinfettano con la luce hanno attirato un flusso continuo di visitatori e aziende. Nel Padiglione Italia, lo stand dell’Ateneo è diventato uno dei punti di maggiore interesse della rassegna internazionale di Düsseldorf, che quest’anno ha riunito oltre seimila espositori e circa centomila professionisti da tutto il mondo.
A rappresentare l’Università è stato il professor Gabriele Messina del Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo, che ha illustrato come la disinfezione tramite luce rappresenti una frontiera ecologica e sostenibile, capace di ridurre l’impatto chimico sull’ambiente e migliorare la sicurezza nei contesti sanitari e industriali. “Abbiamo presentato una vera e propria frontiera ecologica, in linea con le attuali indicazioni mondiali per la riduzione dell’impatto chimico”, ha spiegato Messina al rientro dalla Germania.
L’interesse riscosso nasce da un metodo di lavoro ormai consolidato, frutto della collaborazione pluriennale con il professor Gabriele Cevenini del Dipartimento di Biotecnologie Mediche. Un approccio che unisce rigore scientifico e creatività progettuale, trasformando un’intuizione in una soluzione concreta. Lo testimoniano le tante aziende che già collaborano con il gruppo senese: Faber, Cartoni, Faro, Slamp, Tiber Pack, Light Progress, Spm Drink System e molte altre.
Il laboratorio dell’Università non si limita alla validazione scientifica: accompagna le imprese passo dopo passo, dall’idea iniziale alla realizzazione del prototipo, fino all’industrializzazione del prodotto. Un supporto completo che comprende simulazioni avanzate, misure con sonde radiometriche, verifiche microbiologiche, stampa tridimensionale dei prototipi, ottimizzazione del design e affiancamento nelle fasi produttive ed elettroniche, compreso il rapporto con gli uffici brevetti per valorizzare gli aspetti innovativi.
Tra i punti di forza presentati a Düsseldorf ci sono anche le collaborazioni con aziende del territorio, come EMC di Gambassi Terme ed Elletipi di Poggibonsi. “La nostra forza è la capacità di fare sistema con realtà industriali di alto profilo”, ha sottolineato Messina. “Non offriamo solo scienza, ma anche la fattibilità costruttiva: vogliamo che un’idea possa diventare un prodotto sicuro, competitivo e realmente spendibile sul mercato”.
Proprio questa capacità di coniugare ricerca, innovazione e concretezza industriale è ciò che ha attirato l’interesse di molte aziende internazionali presenti a Medica 2025. “La soddisfazione più grande è vedere come diversi gruppi stranieri abbiano compreso il valore del nostro approccio. È la concretizzazione della Terza Missione dell’Università: mettere creatività e scienza al servizio della salute pubblica e della crescita delle imprese”, ha concluso Messina.