In Toscana corrono gli screening oncologici: lo scorso anno ne sono stati fatti settantamila in più

I toscani si fidano degli screening oncologici ed i dati del 2023 sulla partecipazione ai controlli alla mammella, cervice uterina e colon (offerti gratuitamente dal nostro servizio sanitario regionale) testimoniano una maggiore tendenza a fare prevenzione tra i cittadini.

Nei numeri tracciati dal nuovo sistema di garanzia si vede che per il tumore della mammella l’indicatore, che sintetizza la capacità di offerta del sistema sanitario e della partecipazione dei cittadini, sale al 69,8 per cento dal 58,5 del 2022, con oltre undici punti percentuali di crescita. Oltre 180mila le mammografie eseguite, 30mila in più rispetto al 2022

Bene anche lo screening delle cervice uterina  si attesta al 59,5 per cento. A farlo sono state 125mila donne, 1200 in più di un anno fa. Significativo anche il dato del colon retto, con un miglioramento dell’indicatore di quasi nove punti percentuali e che passa dal 39,2 del 2022 al 47,9 per cento del 2023. Al controllo hanno risposto in 248mila, 40mila in più rispetto al 2022.

Tutti i valori superano la soglia di soddisfacimento, individuata nel 30 per cento per la mammella e nel 25 per cento per cervice e colon, per raggiungere e superare, con lo screening del tumore al seno e alla cervice uterina, anche la soglia di massima performance, indicata nel 60 per cento per la mammella e nel 50 per cento per cervice e colon.

“I risultati degli indicatori Nsg del 2023 ci inorgogliscono, ma non ci stupiscono- commenta il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. La prevenzione è da sempre una nostra priorità e questo esito è anche il frutto delle numerose campagne di screening organizzate, ma anche di un rinnovato impegno di tutto il sistema”.

“Per il 2024 il nostro impegno si rafforzerà ulteriormente, in particolare per lo screening colonrettale, attraverso diverse iniziative, fra cui un generale processo di riassetto organizzativo del servizio di erogazione e un rinnovato accordo con le farmacie pubbliche e private: il tutto al fine di favorire una sempre maggiore adesione allo screening”, afferma l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini