Nasce al policlinico Santa Maria alle Scotte il progetto “Ascolta la mia voce”, dedicato ai bimbi nati prematuri. Ieri mattina è stato presentato nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale, voluto dall’AOU Senese e dalla Biblioteca Comunale degli Intronati, con il sostegno della onlus Coccinelle – Amici del neonato. L’obiettivo è aiutare genitori e bambini a superare il trauma della nascita prematura attraverso la lettura e l’ascolto della voce, accanto all’incubatrice.
«La nascita di un neonato prematuro e il successivo ricovero in terapia intensiva – spiega Barbara Tomasini, direttore UOC Terapia Intensiva Neonatale AOU Senese – porta genitori e neonato ad affrontare una situazione di disagio perché la separazione non consente la realizzazione dei primi scambi affettivi e delle prime cure materne. Tale separazione, a volte prolungata a seconda della gravità del neonato, può portare a conseguenze a lungo termine sul normale sviluppo neuro-cognitivo del bambino e può suscitare, soprattutto nella madre, un senso di inadeguatezza, con conseguente insorgenza di ansia e depressione».
“Ascolta la mia voce” rientra nel progetto “Nati per leggere”, nato in Italia nel 1999 da una collaborazione tra bibliotecari dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), pediatri dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e il Centro per la Salute del Bambino Onlus (CSB), ed ha come scopo principale la promozione della lettura in famiglia fin dalla nascita: è ormai infatti scientificamente dimostrato che leggere a voce alta ai bambini già da piccolissimi ha effetti positivi sul loro sviluppo, li abitua all’ascolto e favorisce una pratica alla lettura che si protrae nel tempo.
Felice Petraglia, direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia, ha commentato così l’iniziativa: «Come dipartimento materno infantile siamo contenti di ogni iniziativa. Questa parte del policlinico sta diventando un ospedale dentro all’ospedale. Ci caratterizziamo da una parte per l’alta tecnologia, dall’altra per una grande umanità».
Alla presentazione di “Nati per leggere” era presente anche Stefano Scaramelli, presidente della Commissione regionale sulla sanità: «Abbiamo bisogno di questi piccoli grandi progetti. Questa iniziativa ha un valore molto alto. In questa fase sarebbe bello riuscire a trasmettere alla pubblica opinione la positività della sanità». L’ex sindaco di Chiusi ha aggiunto: «Siena sui bambini, a 360 gradi, deve diventare il modello ragionale e nazionale da seguire».
L’assessore comunale alla Sanità Anna Ferretti ha invece spronato a continuare con la progettualità: «Perché la Regione possa lavorare bene dal territorio devono partire dei progetti. Più progettualità, più sinergie e più Firenze ci terrà in considerazione».