Parte oggi la campagna di comunicazione regionale a favore dei vaccini.
Nella discussione tra i favorevoli ai vaccini e i contrari, la Toscana rientra nella prima categoria. Sarà un caso o forse no ma la nuova campagna di comunicazione regionale sulle vaccinazioni parte oggi, il giorno prima di quella che sarebbe dovuta essere una data storica per gli antivaccinisti. Domani, infatti, sarebbe stato il giorno della proiezione al Senato di Vaxxed – from cover up to catastrophe, discusso documentario che attacca i vaccini diretto da Andrew Wakefield, ma l’organizzatore, Bartolomeo Pepe, ha deciso di sospendere l’iniziativa dopo le pressioni di Pietro Grasso. Non sappiamo se l’idea del senatore di Gal e la campagna toscana siano collegate, comunque sia la seconda è realmente in partenza.
Lo slogan sarà “Dammi un vaccino”, simboleggiato da unna bimba con le labbra protese come a chiedere un bacino. Sotto l’immagine ci sarà la scritta “La vaccinazione previene malattie che possono essere anche mortali o invalidanti. E’ un atto di responsabilità verso i bambini. Parlane con il tuo pediatra”. L’idea è stata messa a punto assieme all’azienda ospedaliero universitaria Meyer.
Il 29 settembre l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi l’ha presentata nel corso di una conferenza stampa, con il direttore generale del Meyer Alberto Zanobini. «La vaccinazione è un atto di responsabilità dei genitori nei confronti dei propri figli e dell’intera comunità – ha detto l’assessore Saccardi – Vaccinare il proprio bambino vuol dire proteggerlo da tante malattie, oggi drasticamente ridotte proprio grazie ai vaccini. Ed è anche un gesto responsabile nei confronti di quei bambini che, per particolari patologie, non possono essere vaccinati e quindi sono più esposti al rischio di malattie. Negli ultimi anni anche in Toscana, come a livello nazionale, stiamo assistendo a un calo preoccupante della copertura vaccinale. Per questo abbiamo ritenuto opportuno ricorrere a questa campagna, per ricordare a tutti che il vaccino è lo strumento più efficace e sicuro per la prevenzione delle malattie infettive».
La campagna “Dammi un vaccino”
Partirà il 3 ottobre su tutto il territorio regionale. Quotidiani, testate on line, televisioni, radio, cinema, manifesti, locandine che verranno affisse anche negli studi dei pediatri, cartoline. Pagine dedicate sul sito della Regione Toscana, che ospiteranno anche le Faq, con 30 domande sui vaccini e le risposte messe a punto da un pool di esperti, e un glossario. Tutto all’indirizzo www.regione.toscana.it/vaccinazioni
La campagna di comunicazione istituzionale, elaborata con un team di esperti e rivolta in particolare ai genitori, è finalizzata alla diffusione della corretta informazione sui vaccini, in linea con l’obiettivo specifico del programma “Prevenire le malattie infettive” previsto dal Piano Regionale di Prevenzione 2014-2018.
Costo della campagna, 205.000 euro: 130.000 da parte della Regione, 75.000 dal Meyer.
Le vaccinazioni in Toscana
La Regione Toscana ha da sempre sostenuto le vaccinazioni, ritenendole strumento tra i più efficaci e sicuri a disposizione della sanità pubblica per la prevenzione primaria delle malattie infettive. La vaccinazione produce benefici diretti sui soggetti vaccinati, ma anche indiretti, nei confronti cioè di quei bambini che non possono essere vaccinati a causa di malattie congenite o acquisite e con difese immunitarie compromesse. Grazie agli elevati livelli di copertura raggiunti, è stato infatti possibile, ad oggi, prevenire gravi malattie dell’infanzia.
Da venti anni la Regione Toscana si è dotata di uno specifico Piano regionale di prevenzione vaccinale, costantemente aggiornato con il contributo della Commissione regionale per le strategie vaccinali, raggiungendo ottimi livelli di coperture per le vaccinazioni inserite nel calendario. Tra l’altro, la Toscana offre gratuitamente alcuni vaccini in più rispetto a quelli previsti dal Piano Nazionale Vaccini attualmente vigente, e cioè: varicella, meningococco B per i nati dal 2014, seconda dose meningococco C, pneumococco per adulto. Ora, con i nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza), anche il Piano Nazionale Vaccini verrà aggiornato, e la Toscana si adeguerà.
Negli ultimi anni, una crescente disaffezione da parte dei genitori nei confronti delle vaccinazioni sta determinando, anche a livello nazionale, un calo della copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi di età, che sta preoccupando le Regioni italiane e il Ministero della Salute. Molti possono essere i fattori che influenzano la scelta del genitore di non vaccinare i propri figli, tra questi, non ultima anche la scarsa percezione del rischio prodotta dalla bassa incidenza o dalla totale assenza di alcune malattie drasticamente ridotte o eradicate, mentre è assolutamente fondamentale non abbassare la guardia. Basti pensare alla poliomielite, dichiarata eliminata dall’OMS in Europa nel 2002, ma non eradicata a livello mondiale, in quanto ancora presente in alcune aree geografiche (es. Pakistan, Afghanistan) e quindi a rischio di reintroduzione anche nel nostro Paese. Si ricordi inoltre il caso di difterite segnalato in Spagna nel 2015 in un bambino di sei anni non vaccinato.
Dai dati di copertura routinari rilevati al 31 dicembre 2015, si registra anche in Toscana un trend in calo della copertura a 24 mesi di età per le vaccinazioni previste dal calendario vaccinale, una flessione minima, ma significativa, in quanto fa scendere al di sotto del livello minimo di sicurezza previsto dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (95%) la copertura con vaccino esavalente (difterite, tetano, polio, pertosse, epatite B, Haemophilus influenzae).
Qualche esempio: per la polio nel 2012 la copertura era al 95,3%, nel 2015 è scesa al 94,9%; per la difterite, 96,5% nel 2012, 94,9% nel 2015; per l’epatite B, 95,1% nel 2012, 94,8% nel 2015. La flessione interessa anche le altre vaccinazioni del calendario regionale quali parotite, rosolia, morbillo, queste ultime oggetto, tra l’altro, di uno specifico programma nazionale di eliminazione. Anche qui, qualche esempio: morbillo, 91,1% nel 2012, 88,7% nel 2015; rosolia, 91,1% nel 2012, 88,6% nel 2015.
Tali preoccupanti flessioni, registrate su tutto il territorio nazionale, stanno impegnando tutte le Regioni, in accordo con il Ministero della Salute, a valutare ogni possibile strategia per il mantenimento di elevati livelli di copertura vaccinale a garanzia della salute di tutta la popolazione.
Prolungata la campagna straordinaria di vaccinazione antimeningococco C
La Regione prolunga la campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C. Una delibera approvata dalla giunta nel corso dell’ultima seduta, martedì 27 settembre, stabilisce la prosecuzione della campagna (che sarebbe scaduta domani, 30 settembre) fino al 31 marzo 2017.
Dall’inizio della campagna vaccinale straordinaria (fine aprile 2015) al 31 agosto 2016 sono state somministrate in totale 688.097 vaccinazioni, di cui: 188.051 nella fascia di età 11-20; 315.199 nella fascia 20-45; 184.487 nella fascia dai 45 in su.
In occasione della campagna vaccinale, risulta sia stato coperto più del 60% dei soggetti nella fascia 11-20 anni. Al 31 agosto, risulta che abbia aderito il 76,9% dei pediatri di famiglia e l’85% dei medici di medicina generale. Per quanto riguarda i nuovi nati (che non rientrano nella campagna straordinaria di vaccinazione), a 24 mesi di età (quindi nati nel 2013) risulta una copertura del 91%.