La menzione speciale è per l’impegno nei confronti delle patologie cardiometaboliche nella donna in gravidanza e allattamento, dopo interventi di chirurgia bariatrica
Le Scotte hanno ricevuto un riconoscimento per l’attenzione alla salute delle donne. La onlus ONDA – Osservatorio nazionale sulla salute della donna, ha conferito all’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese una menzione speciale per l’impegno nei confronti delle patologie cardiometaboliche nella donna in gravidanza e allattamento, dopo interventi di chirurgia bariatrica. Il progetto è stato presentato nella sezione “Best Practice 2016” dalle unità operative di Chirurgia Bariatrica, diretta da Giuseppe Vuolo, Endocrinologia, diretta da Furio Pacini e Dietetica e Nutrizione Clinica, diretta da Francesco Dotta.
«E’ un premio importante per il nostro ospedale – afferma Silvia Briani, direttore sanitario – che ha già ricevuto dalla onlus i tre bollini rosa, il massimo riconoscimento per la qualità dei servizi e dell’assistenza nei confronti delle donne». Il premio è stato consegnato a Milano al dottor Giuseppe Vuolo.
«Al concorso – spiega il dottor Vuolo – abbiamo presentato il centro multidisciplinare per il trattamento dell’obesità patologica, che ha preparato un protocollo specifico per le donne in gravidanza e in allattamento, dopo intervento per obesità, con il fondamentale contributo del medico dietologo Barbara Paolini e dell’endocrinologa Cristina Ciuoli. Grazie all’organizzazione multidisciplinare, ci prendiamo carico di tutto il percorso diagnostico e terapeutico della paziente obesa, cercando di ridurre i fattori di rischio in fase pre e post gravidica, per il miglioramento della qualità della vita. Circa 300 milioni di donne nel mondo – prosegue Vuolo – sono affette da obesità, che spesso si associa a sindrome metabolica, con patologie cardio vascolari, e riduzione della fertilità. La chirurgia bariatrica rappresenta talvolta l’unica terapia efficace per questa patologia; il dimagrimento che ne consegue aumenta le possibilità di concepimento, ma è solo grazie all’intervento multidisciplinare che possiamo avere i migliori risultati, riducendo le problematiche nutrizionali durante tutta la gravidanza, specie nelle pazienti sottoposte ad interventi chirurgici con importante componente malassorbitiva».