Il professor Luca Mencaglia è stato nominato coordinatore del tavolo tecnico per la ricerca e formazione nella prevenzione e cura dell’infertilità. Il tavolo è stato istituito dal ministero della Salute e la notizia della nomina è giunta proprio in occasione dell’edizione 2021 del Fertility Day. Luca Mencaglia, già direttore dell’Uoc Centro Pma dell’Asl Toscana sud est, è adesso direttore della Rete regionale della Toscana per la cura della infertilità.
“Il Tavolo si insedierà già alla fine di giugno – annuncia Mencaglia –. Per la prima volta si permetterà ai tecnici di avere una connessione diretta con la politica e quindi con i livelli istituzionali, in modo tale che le nostre valutazioni e i nostri suggerimenti possano entrare nell’agenda del potere legislativo”. Mencaglia sottolinea che la denatalità è ormai “un problema devastante” e che il tema dell’infertilità è strettamente connesso. Uno dei primi argomenti che affronterà il tavolo sarà quello dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e quindi del “superamento delle profonde diseguaglianze tra una regione e l’altra”. E il riferimento è in modo particolare al Mezzogiorno.
Soddisfazione, per la nomina di Mencaglia, da parte dell’Asl Tse. “Si tratta di un riconoscimento importante non solo per lui ma anche per tutto il team dell’Asl Toscana sud est – afferma il direttore generale Antonio D’Urso –. Il professor Mencaglia si conferma un punto di riferimento nazionale e internazionale, il servizio di Procreazione medicalmente assistita è da tempo elemento di eccellenza riconosciuto in tutta Italia”.
La ‘Rete Pma’ della Asl Toscana sud est è costituita dal Centro Pma dell’ospedale Santa Margherita di Cortona, cuore e centro di III livello e riferimento aziendale per la rete stessa, dal centro Pma di II livello di Siena e dal centro di Grosseto di I livello. Le sedi periferiche sono costituite dei seguenti consultori e ospedali: Arezzo, Bibbiena, Campostaggia, Montevarchi, Nottola, San Giovanni Valdarno e Sansepolcro.
“Nell’ultimo biennio, nonostante la pandemia – conclude D’Urso – abbiamo ospitato nei nostri servizi circa duemila coppie da tutta Italia con un’età media della partner femminile di 38 anni. Il tasso medio di riuscita delle tecniche si attesta intorno al 38% con variazioni al suo interno in funzione della tipologia della tecnica eseguita (I, II e III livello) e dell’età della partner femminile”.