Scala dieci posizioni nella classifica della seconda edizione di QS Europe university ranking l’ateneo di Siena e si piazza quest’anno al duecento settantanovesimo posto.
A livello comunitario siamo nella prima metà del ranking che analizza seicento ottantacinque istituzioni continentali. In Italia invece viene confermato il diciottesimo posto su cinquantuno università.
Tra i punti di forza ci sono quelli degli Erasmus: passiamo dal cinquantaseiesimo al trentaseiesimo posto nel parametro che prende i considerazione i nostri studenti che accedono a sedi all’estero e saliamo al trentottesimo posto nell’indicatore dei ragazzi che scelgono Siena per questo programma di scambio. Significativo anche il dato sulla produttività dei ricercatori, dove scaliamo quarantaquattro posizioni e siamo cinquantaquattresimi.
In Italia vanno bene gli indicatori del rapporto tra docenti e studenti (quinti) e la presenza di docenti internazionali (ottavi). Condizioni che ci garantiscono l’argento per il numero di studenti che scelgono l’Università per l’Erasmus e per altri programmi di scambio.
L’ateneo migliora globalmente i parametri relativi alla ricerca: a livello nazionale è al dodicesimo posto per il numero di pubblicazioni e al ventinovesimo per il numero di citazioni. Infine, il gradimento espresso dai datori di lavoro per l’Ateneo e i suoi laureati fa salire l’Università di Siena al quattordicesimo (dal ventisettesimo) nella reputazione presso gli “employer”.
“Il QS Europe university ranking – ha commentato il Rettore Roberto Di Pietra – presenta un quadro molto lusinghiero della nostra Università, restituendoci l’immagine di un ateneo capace di interessare e attrarre studentesse e studenti internazionali, caratterizzato da una situazione ottimale per l’apprendimento e la formazione, forte nella ricerca e apprezzato dal mondo delle imprese, soprattutto per la qualità delle sue laureate e dei suoi laureati”.