“E’ normale pensare che la variante Omicron 2 arrivi anche qui. D’altronde non è immaginabile confinare un virus in un’area geografica”. Così il cso di VisMederi Emanuele Montomoli sulla nuova “sotto-variante” di Omicron, che sarebbe nata in India e che si è già diffusa in varie parti del mondo, compresa l’Europa dato che è già stata segnalata nel Regno Unito e in Danimarca. Omicron 2 sarebbe ancora più contagiosa di Omicron e darebbe degli effetti peggiori a chi ne viene infettato.
“La situazione va monitorata costantemente e anzi dico che servirebbe una rete di sorveglianza ufficiale, che ad oggi manca. Al momento non possiamo dire esattamente cosa sia Omicron 2, anche perché deve ancora essere sequenziata. Potrebbe essere più o meno virulenta rispetto a Omicron. Ciò che sappiamo da tempo è che questo virus è instabile e cambia continuamente, a quanto pare anche più spesso di quello dell’influenza. Omicron ha spezzato la continuità precedente, dato che ci siamo trovati un virus che si è trasmesso in maniera più contagiosa ma meno virulenta. Dopo questo picco e considerando che la stragrande maggioranza delle persone è adesso vaccinata possiamo immaginare che i prossimi ‘picchi’ potrebbero essere di minore entità rispetto a quanto abbiamo visto fino ad oggi. Tuttavia il virus non sparirà, dobbiamo esserne consapevoli”.
E quindi, come si dice da tempo, ci si dovrà “adattare”, abituandosi a convivere con il virus: “Credo che ci sarà una seconda generazione di vaccini – dice Montomoli, – che saranno realizzati sulle varianti del virus. Quelli che abbiamo fatto fino ad oggi sono basati sul ceppo originario di Wuhan di due anni fa, ma da allora ci sono già state diverse varianti. E altre ne arriveranno. Probabilmente continueremo a vaccinarci ogni tot di tempo, magari ogni anno oppure ogni due anni”.
Gennaro Groppa