“Abbiamo costituito il comitato partite Iva per dare voce alle centinaia di imprenditori di San Gimignano che in poche settimane stanno vedendo andare in fumo il lavoro, i sacrifici e gli investimenti di anni. L’economia del nostro comune vive prevalentemente di turismo, lanciamo il nostro appello a tutte le istituzioni, dal sindaco al governo, passando per la Regione, affinché si prendano al più presto provvedimenti. I nostri imprenditori non sono più in grado di far fronte, non solo ai costi di gestione di aziende che vedono il loro fatturato azzerarsi, ma anche alle spese familiari” così Marco Prando, presidente del neo-costituito comitato.
Nell’appello si può leggere: “L’imponente afflusso turistico, caso unico in Italia per un comune che, secondo l’ultimo censimento, conta appena 7.677 residenti, ha prodotto una florida economia con costi di gestione enormi (relativi ad affitti più onerosi che nelle vie centrali delle grandi città d’arte, a mutui, al personale, al suolo pubblico…) che in questa fase drammatica – da cui è presumibile arriverà un azzeramento della presenze turistiche, almeno straniere, per tutto il 2020 con una possibile ripresa solo a marzo 2021 – non possono essere scaricati sulle imprese, sui negozianti, sugli artigiani, sugli albergatori”.
Da questa riflessione nascono le richieste alle istituzioni: “Al sindaco chiediamo di farsi portavoce della peculiarità dell’economia di San Gimignano e di cancellare per l’intero 2020 le imposte comunali che gravano sulle imprese come suolo pubblico, tassa di soggiorno e Tari”. Ma il capitolo più corposo l’appello lo dedica al Governo: “L’esecutivo si deve fare carico di avviare una moratoria sugli affitti per i mesi di chiusura imposta, oltre a stabilire una compartecipazione statale di almeno il 70% sui canoni dei restanti mesi del 2020. Serve poi la sospensione di tutti i mutui, senza limitazioni, la moratoria di tutte le imposte per chi subisce cali significativi di fatturato, sostegno alla liquidità ma soprattutto erogazione di contributi diretti a fondo perduto”.
Infine, l’appello si rivolge a consiglieri regionali e parlamentari eletti sul territorio: “Rappresentate le nostre istanze anche attraverso apposite proposte emendative ai provvedimenti del governo”. Senza dimenticare i proprietari dei fondi locati: “Sostenete le nostre richieste alle istituzioni, comprendete il momento di estrema difficoltà e venite incontro alla richiesta di riduzione degli affitti”.