Il coordinamento senese NonUnaDiMeno interviene nel dibattito sulla situazione della clinica ostetrico-ginecologica delle Scotte
Il coordinamento senese di NonUnaDiMeno, una rete di cittadini e cittadine attente alla condizione femminile, pochi giorni fa ha inviato al Direttore Generale e al Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera Senese, al Rettore dell’Università di Siena e, per conoscenza, al Sindaco e all’Assessora alla sanità del Comune di Siena, una lettera chiedendo un incontro urgente ″atto a trovare rapide soluzioni, affinché si possano risolvere efficacemente tutti i disservizi in favore ed in nome della salute delle donne di Siena e non solo”.
Nella stessa lettera il coordinamento esprimeva “la nostra preoccupazione e la nostra indignazione riguardo allo stato in cui versa la Clinica Ostetrica e Ginecologica di Siena, sia per quanto concerne i servizi ambulatoriali, che sulla qualità delle prestazioni di assistenza e cura”.
La considerazione di NonUnaDiMeno è che la Clinica ostetrico-ginecologica dell’Ospedale Le Scotte con l’andar del tempo abbia perso in qualità e ne segnala i punti critici:
– gli ambulatori ginecologici per esterne sono stati chiusi, per cui sono stati interrotti i servizi ambulatoriali di base.
– da molti mesi il servizio di Colposcopia è stato interrotto, privando così le donne di un servizio di secondo livello di diagnosi precoce e di prevenzione del carcinoma del collo dell’utero
– molte donne che devono sottoporsi ad interventi chirurgici ginecologici di secondo livello, in particolare oncologici, si rivolgono ad altre strutture; lo stesso avviene per l’applicazione della legge 194; presso la Clinica infatti non viene somministrata la pillola per l’aborto farmacologico (non chirurgico)
Il coordinamento senese di NonUnaDiMeno dice di non poter tollerare tutto questo, con la convinzione che la tutela della salute delle donne sia una responsabilità politica, oltre che medica.