Ottimi i risultati raggiunti dal nuovo settore di chirurgia maxillo-facciale, attivato al policlinico Santa Maria alle Scotte sotto la direzione di Giorgio Iannetti, professore ordinario presso l’Università La Sapienza di Roma. L’arrivo del luminare ha dato un forte impulso a questa disciplina, rendendo Siena punto di attrazione per pazienti provenienti da tutta Italia. In un anno sono stati effettuati 175 interventi di alta complessità, in collaborazione con la Neurochirurgia, diretta dal dottor Giuseppe Oliveri e la Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia, diretta dal professor Marco Ferrari. “Grazie al sostegno della Regione Toscana, alla collaborazione della Facoltà di Medicina dell’Università di Siena e ad una convenzione con la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Maxillo-facciale della Sapienza di Roma – spiega Paolo Morello, direttore generale – abbiamo creato uno staff composto dal professor Iannetti, un ricercatore, un dottorando, un contrattista aziendale ed uno specializzando, potenziando un settore nevralgico per il nostro ospedale, soprattutto per la gestione dei traumi complessi e per le patologie malformative ed oncologiche facciali e odontostomatologiche di una certa rilevanza, recuperando fughe verso altre strutture”. Siena è infatti punto di riferimento per le province di Siena, Arezzo e Grosseto per la gestione dei traumi di alta complessità. “Abbiamo iniziato -spiega Iannetti- lavorando molto nel settore dei traumi che coinvolgono mandibola, mascellare superiore, naso, orbita, zigomo, ossa craniche, collaborando con neurochirurghi, anestesisti, odontostomatologi, oculisti, otorinolaringoiatri. Nello stesso tempo, con cadenza settimanale, sono stati trattati pazienti affetti sia da malformazioni scheletriche facciali che da patologie oncologiche. Molto ha contribuito, per facilitare la nostra attività, la competenza e disponibilità della Direzione Sanitaria e di tutto l’ottimo personale del policlinico. Il nostro obiettivo, per il 2012, è di incrementare l’ attività ambulatoriale, anche sul territorio, e di effettuare circa 500 interventi.”