Al via la sperimentazione del servizio dello psicologo di base in Toscana: un professionista che, accanto al medico di famiglia, offre assistenza psicologica primaria ed eventualmente indirizza verso uno specialista. L’attivazione del percorso, legislativo ed operativo, è partita a seguito di due delibere portate in giunta dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.
“In Toscana facciamo un ulteriore passo in avanti dopo l’approvazione della legge che istituiva questa figura – commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini –. Ci avviciniamo all’avvio della fase sperimentale che permetterà di arrivare a definire un modello di rete psicologica pubblica in grado di dare risposte ad un bisogno di salute sempre più diffuso e accentuato nelle diverse fasce d’età e popolazione. L’obiettivo è di integrare la figura dello psicologo di base all’interno di ambienti rilevanti per la tutela della salute: per questo abbiamo individuando le case di comunità già attive come punto di partenza della sperimentazione del servizio”.
La prima delibera contiene il regolamento, dove si definiscono le modalità di iscrizione agli elenchi degli psicologi di base e la gestione degli incarichi con l’obiettivo di sviluppare in modo omogeneo il servizio su tutto il territorio regionale e dare equa possibilità di accesso a tutta la cittadinanza e appropriatezza nella presa in carico. Parallelamente, con la seconda delibera, la giunta dà però incarico alle Asl di procedere alla realizzazione di un progetto di almeno diciotto mesi per l’avvio del servizio di psicologia di base : un modo e un’occasione per definire il fabbisogno di domanda, restituendo una fotografia delle caratteristiche precise che il servizio dovrà assumere. Il servizio sarà sperimentato per l’appunto nelle case di comunità già attive nei territori.
“Bene l’attivazione di un servizio fondamentale per la popolazione toscana – spiega Maria Antonietta Gulino, presidente dell’ordine degli psicologi della Toscana -. Attraverso l’inserimento della figura dello psicologo di base all’interno delle Case di Comunità, interveniamo prontamente sulla prevenzione, rendendo la Toscana una regione apripista in Italia. Adesso nasce un servizio di prossimità a sostegno di tutti i cittadini: in un momento in cui i numeri ci dimostrano che il disagio psicologico è un’emergenza sempre più forte, soprattutto nelle generazioni più giovani, lo psicologo di assistenza primaria sarà una figura centrale per garantire il benessere psicologico e globale. L’ordine dà tutta la disponibilità a partecipare alla fase di sperimentazione e ad affiancare gli psicologi – conclude Gulino – io stessa ho coordinato il gruppo di lavoro costituito all’interno dell’organismo tecnico governo clinico per produrre il documento applicativo approvato all’unanimità dal comitato tecnico scientifico, e non possiamo che essere soddisfatti di questi primi passaggi. Continuerò come componente del tavolo regionale che si occuperà della sperimentazione. Il disagio psicologico è un’emergenza, e noi siamo in prima linea per affrontarla”.