Rebus centrali 118, non c’è traccia della supercommissione

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Era il 12 settembre scorso: l’assessore regionale alla sanità Luigi Marroni da Arezzo annunciava che sul 118 lui non avrebbe deciso proprio un bel nulla ma avrebbe delegato la scelta sull’ubicazione delle tre nuove centrali operative d’area vasta a una supercommissione che, nel giro di un mese, avrebbe compiuto l’impresa che la giunta si era proposta di portare a termine entro lo scorso gennaio: individuare una volta per tutte la collocazione. Marroni insomma s’era tolto d’impiccio somministrando ai supersaggi l’esplosiva pozione che mischia criteri guida, massimizzazione dell’efficacia del servizio sprecando il meno possibile in termini logistici, esigenze del volontariato e degli operatori sanitari, aspirazioni territoriali e ragion politiche piddine. Con mille cari auguri.

Beh: il mese di tempo è al giro di boa, ma della pregiatissima commissione, finora, non si registra nemmeno la seduta d’insediamento. Altro che oracolo speedy dopo tanto nicchiare. A constatare la situazione è il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Pdl): «Da quell’annuncio sono ormai passate due settimane – osserva calendario alla mano – ovvero la metà del tempo previsto dall’assessore. E ancora nulla. Eppure sono mesi che si aspetta. Eppure le regole ci sono: le ha fissate la stessa giunta, secondo parametri che porterebbero le centrali 118 a tre, una per area vasta come previsto nei vari piani di programmazione nonché nell’ultimo piano sanitario, dove mai per altro si fa cenno all’ipotesi di centrale unica regionale. L’operazione che avrebbe dovuto ridurre le centrali dalle attuali 12 a quelle tre doveva partire entro il 31 gennaio scorso, e invece siamo ancora qui dopo che vari territori con i loro primi cittadini tra cui il sindaco Pd di Pistoia Samuele Bertinelli e quello di Arezzo Giuseppe Fanfani hanno fatto la voce grossa con la giunta venendosi a scontrare con un muro di gomma fatto di desiderata, annunci, promesse e proclami pervenuti da ogni dove. Anche dal Pd hanno levato gli scudi consiglieri regionali e parlamentari e amministratori locali ma nulla: siamo ancora qui, con il governatore che alla festa Pd di Grosseto ha parlato di unificare la centrale 118 a livello regionale concentrando tutto su Firenze, smentito proprio da Marroni che, a quel punto, aveva rilanciato giocando la carta della supercommissione di tecnici».

Un guazzabuglio in piena regola, insomma, per quello che – come ricorda Mugnai – poteva essere l’uovo di Colombo: «Per scegliere in maniera tecnica – sottolinea – bastava che la giunta seguisse i criteri che essa stessa si era data e la scelta sarebbe venuta da sé: Arezzo, Pistoia, Viareggio. Se poi invece Rossi & C. ritengono che la decisione vada assunta su basi politiche allora beh, se ne assumano le responsabilità perché do loro una notizia: i politici sono loro. La verità – conclude Mugnai – è che questa vicenda è stata gestita nel peggior modo possibile. Anche impegnandosi sarebbe stato difficile riuscire a fare peggio. Sarebbe il caso di decidersi a decidere».