“Togliete 15 miliardi di euro dalle risorse destinate alla burocrazia e destinateli alla sanità per avere un sistema che funzioni”.
Questa la richiesta che Eugenio Giani ha fatto a Palazzo Chigi oggi, parlando da Torino dove è intervenuto in una tavola rotonda al Festival delle Regioni.
“Il nostro fondo sanitario è di 7,5 miliardi di euro ma il bilancio per questo ambito supera gli 8 miliardi – le parole del Governatore – . Quindi dobbiamo mettere 400-500 milioni di euro per garantire lo status quo nei servizi”.
Il presidente di Regione Toscana ha parlato dunque di una “sete assoluta e continua” solo per mantenere l’ordinarietà di quanto viene fatto dai nostri presidi ospedalieri.
Ed è da qui che parte l’appello al Governo Meloni per avere più finanziamenti in modo da implementare i fondi regionali.
Capitolo Pnrr e sanità territoriale, Giani si rivolge direttamente al ministro Orazio Schillaci che aveva aperto la discussione.
“La Toscana – spiega – ha 77 case di comunità. Abbiamo fatto la vidimazione il 30 settembre ed i contratti sono chiusi al 100%. Ma nella relazione di fine luglio che l’Esecutivo ha inviato a Bruxelles leggo si passerà da finanziare 1350 di queste strutture a 930. Sono 400 case di comunità in meno. Quali sono? – la sua domanda – Credo che sia evidente che dovremo revocare alcuni contratti”.
Sul tema è intervenuto anche Marco Niccolai, del Pd regionale. Con la Nadef la sanità toscana “avrà 113 milioni di euro in meno” , è il suo allarme. “Se dovessimo esprimere un ordine di grandezza – prosegue – , ci tolgono in un solo colpo tutto quanto la Regione spende per il sostegno al sistema di emergenza urgenza portato avanti da Misericordie, Pubbliche Assistenze e Croce Rossa”.
Niccolai ha poi annunciato “ulteriori iniziative” del partito.
MC