Via libera dalla giunta toscana al finanziamento di 1.798.961 di euro per la copertura del 50% dei costi derivanti dagli incrementi contrattuali per il personale dipendente della sanità privata convenzionata con le aziende sanitarie toscane.
E’ quanto dispone una delibera approvata dalla giunta regionale, nell’ultima seduta, su proposta dell’assessore alla sanità, Simone Bezzini, dando attuazione a un percorso avviato nel 2019 tra il Ministero della Salute, la Conferenza delle Regioni e le parti contraenti il contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale sanitario non medico, dipendente degli istituti privati accreditati con il sistema sanitario nazionale.
L’atto dispone che saranno le stesse Asl (Centro, Nord Ovest e Sud Est), titolari dei contratti con le strutture sanitarie convenzionate, a versare il 50% dell’importo effettivo per il pagamento degli emolumenti che spettano ai dipendenti delle case di cura per l’anno 2020, i cui costi complessivi sono pari a 3.997.541 euro per un numero totale di 2.370 lavoratori, che operano in strutture riconducibili all’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e all’Aris (Associazione religiosa istituti socio sanitari).
“Abbiamo lavorato intensamente per raggiungere questo importante risultato per i dipendenti della sanità privata convenzionata – commenta Bezzini (nella foto) -. Non era scontato, ma la collaborazione tra Regione, Ministero della Salute, parti datoriali e sindacali, e la fattiva concertazione a livello di Conferenza Stato Regioni, hanno consentito il raggiungimento di questo traguardo: un atto significativo, visto l’impegno profuso da parte di tutti nella battaglia anti Covid, un risultato che va, inoltre, a rafforzare il sistema sanitario regionale nel suo insieme”.