Salute

Sanità territoriale, al via anche in provincia di Siena la sperimentazione dei servizi di prossimità

Al via anche in provincia di Siena un percorso di sperimentazione dei servizi di prossimità della sanità territoriale che sarà condiviso con i sindacati dei pensionati. Decisive nel progetto saranno le centrali operative territoriali, regia e vera novità della nuova architettura della salute che attende la conclusione ed il collaudo di case e ospedali di comunità.

Nella nostra provincia saranno protagoniste la cot di Poggibonsi, la casa di comunità di Sinalunga e l’ospedale di comunità di Montalcino. Oggi nella sede della Misericordia di Siena si è svolta la tappa del percorso di formazione dei volontari dei sindacati dei pensionati: era presente anche l’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini.

“Case di comunità, ospedali di comunità e Cot diventano veri laboratori di partecipazione – evidenzia Bezzini -: laboratori in cui i dirigenti delle aziende e i professionisti, assieme ai sindacati dei pensionati e ai comitati di partecipazione, lavoreranno per monitorare l’impatto concreto della riforma, con gli occhi dei pazienti, e per migliorare e correggere eventualmente, se necessario, questi modelli. Un lavoro che sarà fatto sul campo, prendendo per mano coloro che hanno bisogno di una relazione ripetuta con il sistema sanitario, e che servirà a trasmettere la direzione che abbiamo intrapreso”. A giugno si tireranno le prime somme.

“Una mattinata importante e certamente costruttiva un’occasione decisiva nel percorso di rafforzamento della sanità pubblica – commentano le organizzazioni sindacali dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp -. Il territorio è un presidio fondamentale per essere più vicini alle persone e rispondere ai loro bisogni di salute attraverso una sanità che sia anche gentile e amica, con particolare attenzione ai più fragili”. “

Nella prima parte dell’incontro oggi a Siena, dove si è registrata una grande partecipazione, sono stati presentati i pilastri del nuovo modello di assistenza territoriale – il funzionamento delle case, ospedali di comunità e centrali operative territoriali – portando all’attenzione della platea esempi concreti ed esperienze per far comprendere al meglio quali sono i bisogni che possono essere soddisfatti da questi nuovi servizi.

Attenzione è stata data ai servizi digitali offerti dalla Regione, sia quelli già attivi sia quelli che entreranno in funzione con l’avvio della piattaforma nazionale di telemedicina che partirà dalla seconda metà di luglio.

marco crimi

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