Per gestire la prestazioni straordinarie del volontariato in ambito sanitario per FdI “bisogna assolutamente tenere in vita il sistema con pagamenti rapidi ed almeno qualche ritocco ai rimborsi per dare un po’ di respiro a tutta l’indispensabile attività svolta dalle medesime associazioni”.
Lo chiedono in una nota congiunta Francesco Michelotti, deputato e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, e Filippo Rinaldi responsabile provinciale sanità del partito.
I due hanno manifestato apprezzamento per l’inaugurazione della Discharge room alle Scotte ma hanno osservato come una “situazione apparentemente positiva” sia in realtà “una situazione che ha alle spalle la crisi del volontariato”.
“Da qualunque parte uno si giri trova un’associazione in difficoltà-hanno aggiunto-. Il problema nasce da lontano, quando l’allora assessore alla sanità Rossi, fu unico in Italia ad affidare quasi totalmente il trasporto sanitario alle associazioni di volontariato. Furono poche le voci che avevano dubbi su questa scelta, noi eravamo fra i pochi. Perché se nelle grandi aree urbane era prevedibile che la risposta sarebbe stata sufficientemente adeguata, era invece abbastanza probabile che nei piccoli centri che in Toscana sono tantissimi, la medesima avrebbe avuto più di qualche problema”.
“Ma quello che prima era solo una difficoltà annunciata, ora è un problema insormontabile che mette a repentaglio il funzionamento stesso di tutto il sistema. Il motivo è legato alla totale inadeguatezza dei rimborsi, che erano assolutamente bassi già al momento della stipula dei contratti, ma che con il caro carburanti sono divenuti insostenibili. Ed in più al vecchio detto: ”pochi, maledetti e subito” riferito ai soldi, in Toscana il detto si è trasformato in pochi, maledetti e quando mi rimangono”, concludono