Allestita la tensostruttura ombreggiante in prossimità del lotto Dea dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese e operativa l’area ricovero di emergenza con 12 posti letto, al piano 0 del lotto 3, in caso di iper-afflusso in Pronto Soccorso. Le soluzioni, individuate di concerto tra Aou senese, Azienda Usl Toscana sudest e associazioni di volontariato Siena Soccorso-Misericordie e Anpas, sono già operative, con l’obiettivo di migliorare i flussi di pazienti e mezzi di soccorso in entrata e in uscita dal Pronto Soccorso, rendere più confortevoli eventuali attese, migliorare il comfort degli utenti e dei volontari oltre che il lavoro degli operatori sanitari.
«Il confronto è stato costante ed ha rappresentato un elemento molto importante che ci sta consentendo di migliorare il nostro Pronto Soccorso, grazie a iniziative congiunte che si stanno delineando e implementando – sottolinea il direttore generale dell’Aou Senese, il professor Antonio Barretta -. La procedura per apportare le prime misure operative è stata redatta proprio in seguito ad un confronto con il mondo del volontariato e con i direttori delle strutture coinvolte. Basti pensare che alcuni accorgimenti, come l’area ombreggiata e il servizio di rifocillamento, accolgono istanze e suggerimenti che ci sono arrivate proprio da loro – aggiunge Barretta -. A settembre, la direzione aziendale incontrerà tutte le associazioni per consolidare i rapporti tra volontariato e Aou senese».
Unanime il punto di vista del mondo del volontariato che presta servizio e soccorsi alla cittadinanza.
«Le misure attuate in questi giorni fanno parte di un percorso di miglioramento già intrapreso da tempo dall’Aou Senese, che pone il suo punto di forza nel rapporto di collaborazione con i propri interlocutori, tra cui anche le associazioni di volontariato con le quali prossimamente saranno tenuti incontri diretti di scambio e crescita comune, atti a migliorare i rapporti di collaborazione – spiega Andrea Nuti, coordinatore ANPAS zona Senese -. La strada della cooperazione tra tutti i soggetti che concorrono, ognuno per le proprie funzioni, al buon andamento di un sistema superando il muro dei limiti di competenza, riteniamo sia l’unica percorribile – prosegue Nuti -, pertanto nell’unico primario interesse generale dei cittadini ci aspettiamo che si aprano prima possibile quei necessari momenti di confronto professionale e istituzionale per trovare soluzioni comuni che aiutino tutti a svolgere al meglio le proprie funzioni all’interno di un sistema integrato e collaborativo».
«Il pronto soccorso delle Scotte ha vissuto momenti di grande complessità, come d’altronde numerosi altri presidi ospedalieri della Toscana – ricorda il direttore tecnico del coordinamento provinciale delle Misericordie senesi, Fabio Lusini -. Le immagini pubblicate sono ampiamente esaustive delle difficoltà arrecate ai pazienti ed ai volontari delle associazioni. Va sottolineato, però, che subito l’Aou Senese si è coordinata con il volontariato per minimizzare la probabilità che tali fatti si ripetano ed i primi segnali positivi già li stiamo evidenziando».
Importante anche il confronto con il comitato di partecipazione dell’Aou senese. «Il comitato di partecipazione, che rappresenta 25 associazioni di volontariato ed è quindi massima espressione della voce dei cittadini – afferma Dafne Rossi, coordinatrice del comitato di partecipazione – è sempre stato coinvolto preventivamente in tutte le decisioni e le scelte dell’Aou Senese che avevano un impatto sui cittadini e la Direzione ha sempre ascoltato suggerimenti e segnalazioni, intervenendo anche prontamente sulle criticità. Siamo soddisfatti delle prime misure correttive intraprese e ci auguriamo che si prosegua in ottica di collaborazione tra aziende ed istituzioni».
«Siamo a lavoro non solo per affrontare le criticità ma anche per prevenirle – conclude il direttore generale, Antonio Barretta –. Il dialogo con il territorio è importante e, proprio per questo, ho chiesto la collaborazione della Società della Salute senese, scrivendo al presidente, sindaco di Sovicille e alla Giunta formata dai sindaci dei Comuni di Siena, Castelnuovo Berardenga, Chiusdino e dall’Azienda Usl Toscana sudest, per aprire un confronto sul tema della continuità ospedale-territorio e, in particolare, sulla necessità di avere rapidamente un maggior numero di posti di cure intermedie per l’area senese, in modo da trovare insieme rapide soluzioni».
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