Dal 10 al 16 marzo si celebra la Settimana nondiale del glaucoma, malattia che colpisce circa il 2% della popolazione e che, se non diagnosticata e trattata in tempo, può portare alla cecità. L’Asl Toscana sud est aderisce all’iniziativa mettendo a disposizione delle persone interessate la possibilità, in tutte le tre provincie, di sottoporsi a visita. Le prenotazioni saranno attive da venerdì 8 marzo dalle 8.00 in poi chiamando il call center al numero 0577-767676 (sia da numero fisso che da cellulare) che provvederà a fissare l’appuntamento per gli utenti di Arezzo, Siena e Grosseto. L’iniziativa si rivolge ai soggetti sopra i 40 anni di età che non sono in terapia e che non hanno fatto visite oculistiche negli ultimi 2 anni.
La settimana mondiale del glaucoma è l’evento annuale di Iapb Italia onlus in collaborazione con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e ha lo scopo di richiamare l’attenzione sull’importanza del bene prezioso della vista e sulla necessità di tutelarlo e prendersene cura in ogni fase della vita.
“È con piacere che abbiamo accolto anche per il 2024 la richiesta di collaborare con Unione italiana ciechi e Iapb, – dichiara Anna Beltrano direttrice Dipartimento Cts del territorio, della fragilità e delle dipendenze Asl Toscana Sud Est -, perché, come azienda sanitaria, sappiamo bene quanto sia importante la prevenzione. In questo caso specifico fare prevenzione significa evitare di perdere la vista e conseguire il benessere delle persone: e una persona che sta bene farà meno accessi alla struttura sanitaria. Mettere a disposizione degli utenti della Asl Toscana Sud Est la possibilità di effettuare una visita oculistica è importante, nella convinzione di come questa possa cambiare in meglio la loro vita. Il mio invito alle persone che hanno familiarità con il glaucoma o hanno più di 40 anni, pertanto, è quello di approfittare di questa settimana per fare un controllo alla vista. Il mio suggerimento è, oltre a queste importantissime iniziative, quello di confrontarsi sempre con il proprio medico di medicina generale per cercare di arrivare in tempo alla diagnosi e poi alle eventuali cure”.
“Con il termine glaucoma si indica una aumentata pressione oculare che determina un danno progressivo ed irreversibile al nervo ottico con perdita della funzione visiva, – spiega il dottor Andrea Romani, direttore Area dipartimentale di oculistica Asl Toscana sud est -. Purtroppo il glaucoma è asintomatico e quando il soggetto si accorge del calo visivo è troppo tardi. Da qui l’importanza della prevenzione per evitare danni irreparabili alla vista. È infatti solo con visite periodiche che è possibile scoprire e diagnosticare la malattia prevenendo nell’80% dei casi la cecità da glaucoma. Il nostro consiglio è di sottoporsi a visita oculistica a 30 anni, poi a 40 anni e, nei soggetti normali, ogni cinque anni fino ai 60 anni. Dai 60 in su saranno individuate le scadenze dei controlli in base alle caratteristiche del soggetto. Per coloro che hanno una familiarità per il glaucoma o un’età superiore ai 40 anni è necessario eseguire una visita oculistica”.
Il glaucoma è una malattia multifattoriale, determinata sia da un aumento della pressione all’interno dell’occhio che da processi neurodegenerativi o vascolari. “Per questo motivo, – prosegue il dottor Romani, – oltre a una valutazione dell’occhio, effettuata da un medico oculista, è necessario eseguire una accurata visita generale sullo stato di salute del soggetto. In tutti gli ambulatori della Asl Toscana Sud Est è possibile effettuare la misurazione della pressione oculare ed eseguire un esame oftalmoscopico del fondo oculare. In caso sospetto, presso i presidi ospedalieri, sarà possibile effettuare un approfondimento diagnostico strumentale con le più moderne apparecchiature esistenti in questo settore”.
In tutti gli ambulatori oculistici Asl Tse, infatti, sono presenti le attrezzature necessarie per diagnosticare il glaucoma e vengono eseguiti anche gli esami necessari per il monitoraggio (campo visivo, pachimetria e OCT). Inoltre, quando la terapia farmacologica non è efficace, possono essere eseguiti interventi con laser, SLT (con il quale si cerca di pulire le vie di deflusso dei liquidi endooculari) e YAG (con il quale si crea una piccola valvola interna che migliora la circolazione interna dell’occhio).
“Qualora queste metodiche non siano efficaci, – aggiunge il dottor Romani, – possono essere attuati interventi chirurgici tra i più innovativi per stabilizzare la pressione oculare, sia i perforanti, con i quali si crea una valvola per far defluire i liquidi endooculari che i non perforanti, con i quali si fanno defluire i liquidi mediante un assottigliamento della parete di deflusso. Possono essere impiantate anche valvole artificiali o stent, per ottimizzare la pressione oculare”.
“Tuttavia, – conclude il dottor Romani, – la prevenzione e il monitoraggio rimangono fondamentali per contrastare questa malattia che rimane silente fino a quando il danno è conclamato ed irreversibile ma che, se individuata precocemente, può essere curata efficacemente: consigliamo pertanto controlli periodici della pressione oculare presso strutture e professionisti qualificati”.
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