La Società della Salute Senese è in buona salute. Lo dimostrano i dati e le misure già preventivate per il 2018 e presentate in occasione della conferenza stampa odierna nella quale è stato tracciato il bilancio del 2017.
Servizi socio-assistenziali e socio-sanitari più accessibili grazie all’innalzamento delle fasce ISEE fino a 29mila euro, attivazione del trasporto gratuito al Centro diurno Alzheimer, potenziamento dei servizi e dei contributi per favorire la permanenza a casa degli anziani non autosufficienti e dei disabili gravi. Lo ha annunciato Anna Ferretti, assessore alla Salute del Comune di Siena e membro della Giunta SdS Senese: “L’innalzamento della fascia ISEE fino a quota 29mila euro, già in vigore dall’agosto scorso per l’accesso al centro diurno Alzheimer, viene ora esteso ad altri fondamentali servizi come l’Assistenza Domiciliare e la richiesta di voucher per chi è assistito da un familiare o da una badante nella propria abitazione”. Altra importante novità riguarda l’istituzione di cinque nuovi posti presso il Centro Diurno per Disabili nella Residenza S. Petronilla a Siena, che potrà quindi accogliere 20 persone in totale”.
“Il 2018” aggiunge Marco Picciolini, Direttore della Società della Salute Senese “porterà anche i frutti dell’intensa attività di progettazione che il Consorzio fra ASL Toscana sud est e i Comuni della Zona Senese ha messo in atto già nel biennio precedente, con un’attenzione speciale ai finanziamenti europei”. In particolare, nel nuovo anno prenderà il via il progetto DOPO DI NOI – nato dalla collaborazione fra soggetti pubblici e i privati che operano nel settore del sostegno e dell’assistenza alle persone con disabilità – rivolto alle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare. Proseguiranno inoltre il progetto europeo ASSIST (Azioni di Sistema in area Senese per l’Inserimento al lavoro e inclusione Sociale di soggetti disabili e vulnerabili), con l’obbiettivo di promuovere l’ingresso nel mondo del lavoro di persone disabili iscritte negli elenchi previsti dalla legge 68 del 1999 e/o vulnerabili, e il progetto Outsiders, rivolto alla prevenzione del disagio giovanile, finanziato dalla Regione Toscana e attuato tramite gli operatori di strada della cooperativa sociale CAT, presso luoghi informali di ritrovo di giovani ed adolescenti.
Volgendo lo sguardo all’anno che sta per concludersi, il 2017 è stato per la Sds senese il primo anno di gestione diretta con un bilancio a cui hanno contribuito i 15 comuni della Zona Senese (più di 3 milioni di euro), la Asl Toscana sud est (700mila euro), la Regione Toscana (in primis con il fondo per la non autosufficienza) e che ha consentito la gestione autonoma delle attività socio sanitarie e socio assistenziali con piena condivisione dei servizi ad alta integrazione sanitaria, Salute mentale adulti e Salute mentale infanzia e adolescenza, Servizi per la cura delle Dipendenze, Consultorio, UVM, ACOT. “Solo per fare qualche esempio” commenta Anna Ferretti “ con il fondo per la non autosufficienza di 1.850.000 euro- riservato agli ultra65enni – nel 2017 sono stati erogati servizi a 735 persone tra assistenza domiciliare, centri diurni, ricoveri in Rsa urgenti e temporanei e voucher alla famiglia per sostenere le spese della badante”. Sono stati inoltre spesi 500mila euro per sostenere la parte sociale delle rette degli anziani ricoverati in Rsa, elevato a 100 il numero degli inserimenti lavorativi e socioterapeutici (per i quali è previsto un aumento del 40% nel 2018 grazie ai fondi europei); 1milione e 200mila euro sono stati i costi per il funzionamento dei centri diurni e delle residenze di persone portatrici di handicap, circa 900mila euro le spese per ospitare i minori allontanati dalla famiglia.
“La Società della Salute” puntualizza il Sindaco di Siena Bruno Valentini “ è partita come un esperimento che oggi possiamo considerare perfettamente riuscito”. “Unendo le forze, le capacità e le risorse dei Comuni e della ASL siamo in grado di assicurare ed ampliare servizi sociali e socio-sanitari migliori ed equamente distribuiti a seconda dei bisogni. La nostra provincia è un modello per quanto riguarda il sociale e la sanità. Soprattutto perché avviene senza le risorse che erano garantite, fino a qualche anno fa, dalla Fondazione MPS”.
“Mantenere e ampliare i servizi non è cosa così scontata in un forte periodo di crisi” gli fa eco Gabriele Berni, Sindaco di Monteroni d’Arbia. “Il processo di aggregazione delle risorse dei Comuni e della ASL si è realizzato nell’arco di pochi anni e ha portato solo benefici ai cittadini del nostro territorio, garantendo più uniformità nei servizi e nelle modalità di erogazione”.
Unanime la soddisfazione dei primi cittadini della Zona Senese, fra cui il Sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti: “La Sds senese ha consentito di realizzare economie di scala e avviare un percorso di solidarietà e omogenizzazione dei servizi e del loro accesso, attuando quella previsione di uguaglianza della quota capitaria per ciascun Comune, contenuta nello Statuto”.