“Sterilità di coppia nella pratica ambulatoriale e clinica”. Convegno alle Scotte

Scotte

Quali risultati sono stati raggiunti dalla medicina nel trattamento della sterilità di coppia? Su questo argomento sarà incentrato il congresso nazionale “Sterilità di coppia nella pratica ambulatoriale e clinica”, il 3 e 4 maggio presso l’hotel Garden a Siena. Il summit, presieduto dal professor Felice Petraglia, direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia, e dal professor Vincenzo De Leo, responsabile del Centro per la Diagnosi e la Terapia della Sterilità, dell’AOU Senese, riunirà numerosi specialisti del settore provenienti da tutta Italia, che si confronteranno sul problema della sterilità, affrontandone i vari aspetti, tra cui le cause, spesso legate a infezioni dell’apparato riproduttivo, al mal funzionamento della tiroide e ad altre patologie uterine. Si parlerà anche delle terapie mediche e degli sviluppi farmacologici che possono aiutare la coppia ad avere un figlio, insieme alle varie tecniche di diagnosi e riproduzione assistita. “Particolare attenzione – spiega De Leo – sarà dedicata ai nuovi metodi di indagine per la valutazione della riserva ovarica, la cui determinazione può aiutare le donne a valutare il tempo biologico ancora a disposizione per ottenere una gravidanza, soprattutto in considerazione del fatto che le donne hanno spostato la ricerca del figlio in età a rischio di non ottenerlo. Inoltre, questo tipo di indagini, possono aiutare le donne sottoposte a trattamenti chemio o radioterapici a monitorare il loro grado di riserva ovarica”. Il Centro per la Diagnosi e la Terapia della Sterilità, attivo alle Scotte dal 2004, è una delle tre strutture pubbliche della Toscana che curano la sterilità, è punto di riferimento importante soprattutto per l’area vasta di Grosseto e Arezzo ed opera come banca per la crioconservazione dei gameti maschili e femminili. “Molte coppie – conclude De Leo – si rivolgono al Centro per ricorrere alla procreazione assistita ma solo dopo un accurato percorso diagnostico, basato su una serie di competenze integrate, e dopo aver individuato la causa della sterilità, si può arrivare alla definizione del giusto trattamento, se possibile. L’importante è non dare mai false speranze. Ogni anno eseguiamo circa 1800 visite e, nel 2011, sono state 175 le nuove coppie che si sono rivolte a noi. Inoltre nello scorso anno abbiamo effettuato 233 inseminazioni intrauterine e 133 cicli FIVET, cioè Fertilizzazione In Vitro Embrio Transfert e ICSI, cioè IntraCitoplasmatic Insemination Sperm”.