In Toscana saranno sospesi da nidi e scuole materne i bambini non in regola con l’obbligo vaccinale: lo annuncia la Regione, spiegando che dopo il 10 marzo sarà inviato un avviso alle famiglie, invitate a presentare alla scuola la documentazione relativa all’avvenuta vaccinazione, o alla prenotazione di un colloquio. Se genitori, tutori o affidatari non avranno presentato la documentazione, i bambini saranno sospesi, pur rimanendo iscritti, e potranno essere riammessi solo dopo la presentazione della documentazione. Per coloro che frequentano la scuola dell’obbligo (7-16 anni), si legge in una nota della Regione, la mancata presentazione della documentazione non determinerà il divieto di accesso né impedirà la partecipazione agli esami. In un secondo tempo verranno decise le sanzioni per gli inadempienti. Entro il 30 aprile, le scuole dovranno segnalare alle Asl i bambini che non sono in regola ai fini degli adempimenti di loro competenza.
Si avvicina infatti la data del 10 marzo, ultima scadenza entro la quale, in base alla legge nazionale sull’obbligo vaccinale (119 del 31 luglio 2017), le famiglie che hanno presentato l’autocertificazione dovrebbero presentare la documentazione che attesta le avvenute vaccinazioni. Una circolare inviata dai Ministeri della salute e dell’istruzione ad assessorati delle Regioni e Uffici scolastici regionali dà indicazioni per la gestione di questa scadenza, confermando la possibilità di procedure semplificate, predisposte con il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali, per le Regioni dotate, come la Toscana, di anagrafe vaccinale.
Alla luce di questa circolare ministeriale, la Regione Toscana ha inviato a sua volta una circolare alle Asl, ai sindaci, all’Anci e all’Ufficio scolastico regionale, in cui si spiega che le famiglie non dovranno fare nulla entro la data del 10 marzo. Entro quella data, le Asl avranno inviato alle scuole l’elenco dei bambini non in regola con l’obbligo vaccinale: chi è in arretrato e chi non ha preso l’appuntamento per vaccinarsi. A quel punto le scuole faranno una comunicazione scritta alle famiglie, in cui si dice che entro 10 giorni dal ricevimento dell’avviso dovranno mettere in regola i figli e presentare alla scuola la documentazione relativa all’avvenuta vaccinazione.
Regione, Ufficio scolastico regionale, Anci e direttori dei dipartimenti di prevenzione delle tre aziende sanitarie, hanno deciso di considerare tra i regolari anche coloro che hanno preso appuntamento, non per la somministrazione del vaccino, ma per un colloquio propedeutico.
Per i nidi e le scuole materne, i bambini i cui genitori/tutori/affidatari non avranno presentato la documentazione, saranno sospesi dal servizio e potranno essere riammessi solo dopo la presentazione della documentazione. Per coloro che frequentano la scuola dell’obbligo (7-16 anni) la mancata presentazione della documentazione non determinerà il divieto di accesso né impedirà la partecipazione agli esami. In un secondo tempo verranno decise le sanzioni per gli inadempienti. Entro il 30 aprile, le scuole dovranno segnalare alle Asl i bambini che non sono in regola ai fini degli adempimenti di loro competenza.
Tutto quanto sopra, per l’anno scolastico in corso, 2017-2018.
Per l’anno scolastico 2018-2019, i genitori/tutori/affidatari dei bambini non sono tenuti a presentare, all’atto dell’iscrizione, la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni ovvero l’esonero, l’omissione o il differimento delle vaccinazioni. Il rispetto degli adempimenti vaccinali è accertato mediante il trasferimento dei dati tra le istituzioni scolastiche/educative e formative e le Aziende Usl competenti.
Dopo le opportune verifiche, i genitori/tutori/affidatari dei minori che non risultano in regola con gli obblighi vaccinali, o che non ricadono nelle condizioni di esonero, omissione, differimento, o che non hanno presentato formale richiesta di vaccinazione, saranno invitati dalle istituzioni scolastiche/ educative e formative, con lettera, a presentare la documentazione entro il 10 luglio 2018. La mancata presentazione della documentazione richiesta verrà segnalata alla Asl.
Per i nidi e le scuole materne, i bambini non in regola con gli adempimenti vaccinali, i cui genitori/tutori/affidatari non presentino la documentazione idonea a dimostrare la regolarità della loro posizione, saranno esclusi dal servizio e potranno essere riammessi solo dopo la presentazione della documentazione richiesta.
Per coloro che frequentano la scuola dell’obbligo (7-16 anni) la mancata presentazione della documentazione non determinerà il divieto di accesso né impedirà la partecipazione agli esami; verranno decise le sanzioni per gli inadempienti.
Per il controllo delle liste di iscritti all’anno scolastico 2018 – 2019, la Regione Toscana sta predisponendo un’apposita funzionalità web del Sistema Informativo della Prevenzione che consentirà lo scambio diretto e in tempo reale fra scuole ed Asl delle informazioni sullo stato vaccinale degli alunni, come previsto dalla circolare dei Ministeri dell’istruzione e della sanità e autorizzato dal Garante per la protezione dei dati personali
Le coperture vaccinali in Toscana nel 2016 e 2017
Nel 2016 (quindi per i bambini nati nel 2014), la copertura era stata del 94,37% per la polio, che viene somministrata con difterite, tetano, pertosse, epatite B, haemophilus influenzae B (vaccino esavalente), e dell’89,38% per il morbillo.
Nel 2017 (quindi per i bambini nati nel 2015), la copertura è salita al 95,78% per la polio e al 93,5% per il morbillo.
I bambini “recuperati”
Dal 7 giugno 2017 al 28 febbraio 2018 sono stati 38.296 i bambini e ragazzi in tutte le fasce di età (0-16 anni) che si sono messi in regola con le vaccinazioni obbligatorie; di questi, 19.493 nella fascia di età 0-6. Rispetto ai dati del 31 dicembre 2017 (allora i recuperati erano 30.586), negli ultimi due mesi c’è stato un recupero di circa 8.000, di cui 2.400 nella fascia 0-6 anni.
Gli inadempienti
Al 28 febbraio 2018, il numero di bambini e ragazzi inadempienti (che cioè non hanno fatto almeno una delle vaccinazioni obbligatorie) in tutte le fasce di età (0-16) era di 120.258, di cui 13.434 nella fascia di età 0-6.
Una precisazione necessaria: tra i ragazzi più grandi, circa un terzo risultano inadempienti perché non hanno fatto la quinta dose di vaccino antipolio, che è stata introdotta solo di recente, dall’ultimo Piano vaccinale nazionale, e si può fare fino a 18 anni, però rientra tra quelle dell’obbligo. In questo caso, non si tratta quindi di ragazzi che rifiutano la vaccinazione, ma che semplicemente non hanno avuto il tempo di effettuare l’ultima dose di antipolio.