E’ stata presentata questa mattina da Carlo Marsiglietti, Federico Minghi e Tommaso Bartalini del gruppo Voltiamo Pagina l’interrogazione urgente sulla delibera del direttore generale Ausl Toscana sud est dello scorso 17 dicembre con la quale, a decorrenza immediata, è stato stipulato un accordo per la gestione dell’offerta della specialistica ambulatoriale e dei relativi tempi di attesa con l’azienda ospedaliera universitaria senese.
Marsiglietti, durante la sua illustrazione, ha fotto presente come “con questo accordo non si preveda una collaborazione tra le due aziende, bensì una totale cessione del pacchetto prime visite dall’ambulatorio polispecialistico di Pian d’Ovile alla azienda ospedaliero-universitaria senese, innescando così una drastica riduzione delle stesse visite e, in parallelo, aumentando il carico di lavoro da parte dei medici dell’ospedale senza che questi neppure conoscano la relativa remunerazione”. Il consigliere ha, quindi, chiesto informazioni sulla situazione, evidenziando inoltre “l’insufficienza dei parcheggi al policlinico delle Scotte che, essendo una struttura di alta specializzazione non si faceva carico delle visite di primo livello che, da sempre, erano state demandate a strutture territoriali; che i tempi di attesa pubblicati nel sito della Usl per il 2019 erano nella maggior parte quelli previsti dalla Regione Toscana, e come il nuovo provvedimento possa portare ad una diminuzione dei posti di lavoro sia in essere sia futuri”.
L’assessore alla sanità Francesca Appolloni, nel concordare sull’importanza dell’argomento, ha informato l’aula sul fatto di aver “già preso contatto con i due direttori generali. Sono in attesa di una risposta scritta su quanto anticipatomi telefonicamente. Trattandosi di cittadini senesi ritengo fondamentale affrontare la questione e considerare un approfondimento in merito. La presa in carico del paziente e la prossimità territoriale sono elementi imprescindibili, ecco perché mi impegno formalmente a dare una risposta completa al prossimo consesso. La mia, ad oggi, è una risposta interlocutoria”.
Marsiglietti ritenendosi “parzialmente soddisfatto perché è riscontrabile la buona volontà per la risoluzione del problema”, ha ricordato che “ovviamente occorre capire come stanno le cose, perché l’ambulatorio di Pian d’Ovile, fulcro delle specialistiche, dove lavorano professionisti qualificati, non diventi terra di nessuno, assegnando all’ospedale una completa gestione delle liste di attesa che risultano ampiamente nei termini per la maggior parte delle branche specialistiche. Ovviamente la preoccupazione – ha ribadito – è anche per il futuro di chi già lavora lì e di eventuali assunzioni che potrebbero essere fatte”.
VILLA RUBINI Discussa nel consiglio comunale di oggi un’interrogazione a firma di Bruno Valentini e Giulia Periccioli (Pd) sull’attuale situazione di degrado del parco di Villa Rubini, e sulla sua mancata fruibilità da parte dei cittadini.
Il consigliere Giulia Periccioli ha ricordato la “straordinaria bellezza di questo luogo, nonostante il suo degrado, che ospita una casa di riposo e un centro diurno e che, insieme alla serra magazzino, rientra nell’elenco dei beni del Comune destinati alla rigenerazione e gestione condivisa dei cosiddetti “beni comuni”. Per queste ragioni ha chiesto di essere informato “sullo stato della Villa e delle aree adiacenti, compreso il tratto pericolante del muro di cinta confinante; quali gli interventi che l’amministrazione intende eseguire per la sua valorizzazione e messa in sicurezza, e quali gli indirizzi forniti alla società controllata Siena Parcheggi, proprietaria della parte sottostante all’area verde inizialmente destinata a parcheggio sotterraneo per residenti”.
“Il parco di Villa Rubini – ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Sara Pugliese descrivendo lo stato dell’arte – è da tempo non accessibile al pubblico e agli ospiti della struttura visto la necessità di eseguire importanti opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. Gli interventi principali ad oggi hanno riguardato e riguardano la messa in sicurezza e la manutenzione ordinaria degli ambienti interni oltre alla redazione di documentazioni richieste in sede di commissione per le autorizzazioni all’uso di ambienti similari. La presenza di delimitazioni e cancelli sugli accessi, invece, risale all’anno 2011/2012 e fu fatta per evitare l’accesso agli esterni e consentire un controllo degli accessi indesiderati all’interno della struttura. In quel periodo furono eseguite alcune opere di miglioria sul parco proprio con lo scopo di renderlo nuovamente fruibile in relazione alle indicazioni della giunta comunale di allora. Il progressivo impoverimento delle risorse umane in forza alle squadre operative, al quale si sta cercando di dare qualche sollievo in questo periodo, ha di fatto bloccato ogni ulteriore iniziativa anche per la totale assenza di risorse specifiche da destinare e di una programmazione degli interventi. Purtroppo negli anni sono state presentate alcune bozze di proposta di intervento alle quali mancava sempre la forza ed il sostegno economico e quindi le strutture ed il parco che le contiene sono andate in progressivo degrado per inutilizzo. Dalla analisi dei documenti di programmazione dei lavori pubblici degli ultimi anni non si rintracciano segni di volontà di intervento sul parco e sulle altre strutture a corredo oltreché sulla struttura principale”.
CENTRO SOCIO-CULTURALE “ANTONIO CONTI” Presentata, oggi, da Bruno Valentini e Giulia Periccioli (Pd) un’interrogazione consiliare sui locali del centro socio-culturale per la terza età “Antonio Conti”.
Durante l’esposizione Periccioli, dopo aver ripercorso la nascita del centro, costituito nel 1991, e le varie vicissitudini che hanno interessato la sede, ha ricordato che “nel 2018, a seguito di un sopraluogo erano stati individuati idonei spazi da ristrutturare con un investimento inserito nel piano delle opere pubbliche, adesso inopinatamente posticipato al 2021”. Ed ha chiesto “se l’amministrazione ha intenzione, o meno, di adeguare dignitosamente i locali del centro che, con oltre 200 soci, si vede costretto a girovagare per portare avanti le attività statutarie, fondamentali per togliere gli anziani dalla solitudine e mantenerli nell’autosufficienza, con notevole risparmio per le casse del Comune”.
“E’ singolare – ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Sara Pugliese – che si sottolinei come ‘purtroppo a seguito della ristrutturazione del collegio San Marco questa parte dell’immobile è rimasta a grezzo’, perché dal 2013 al 2018 poteva, certamente, essere stata presa in considerazione non tanto la realizzazione dei lavori, essendo ben note le difficoltà economiche dell’ente, ma almeno la programmazione degli interventi e l’individuazione delle priorità a seguito di una compiuta analisi degli spazi rimasti da completare o addirittura completamente da progettare. A seguito della segnalazione scritta dei responsabili del centro Antonio Conti nel luglio 2017 venne fissato nei giorni del Palio del 16 agosto 2017 un sopralluogo alla presenza dei rappresentanti del centro, dei rappresentanti della Diana e dei rappresentanti dell’amministrazione, oltre alla parte tecnica, in cui si provvide alla presa di coscienza dello stato dei luoghi ed alla possibile destinazione degli spazi. A seguito di questo venne elaborata, dalla parte tecnica, una quantificazione sommaria degli importi necessari ai lavori e fatta presente sempre, dalla parte tecnica, la necessità di poter contare su apposite risorse da destinare in prima ipotesi alla progettazione degli interventi stante il carico di lavoro esistente sul personale interno. L’intervento fu poi inserito nello strumento di programmazione (2018/2020) per una cifra stimata di 300mila euro, compresi oneri e spese tecniche. Nel maggio 2018 il servizio manutenzione immobili, nell’ottica di dare seguito all’intervento, chiese conferma circa la disponibilità delle risorse economiche destinate, ma senza mai avere risposta, quindi non è stato dato nessun seguito nell’immediato né alla fase di progettazione né, tanto meno, alla fase di realizzazione. Nella seconda metà del 2018 vennero ripresi contatti con i rappresentanti del centro Antonio Conti con l’impegno di portare avanti lo studio per una soluzione e di non abbandonare la previsione presente nel piano triennale opere pubbliche”.