Acquedotto del Fiora: “Acqua potabile, nessun allarme ma grande attenzione”

Acquedotto del Fiora fa il punto sulla situazione dell’approvvigionamento idropotabile nel territorio gestito: le sorgenti tengono in virtù dei “tempi di ricarica” lunghi, monitoraggio costante dei pozzi che risentono dell’attuale siccità.

Nessun allarme per la situazione idrica del territorio, ma Acquedotto del Fiora invita a rispettare le ordinanze comunali sul divieto di utilizzo di acqua potabile per usi non domestici: chi riempie piscine, annaffia giardini o lava la macchina utilizzando l’acqua potabile, la toglie a tutti gli altri, causando un danno alla collettività.

Allo stato attuale la situazione è sotto controllo, poiché ad approvvigionare i comuni serviti dal gestore sono in maggioranza le sorgenti presenti sul Monte Amiata, le quali hanno “tempi di ricarica” lunghi e la siccità di questo periodo sarà quindi avvertita tra un paio di anni. Si registra però un calo delle portate delle sorgenti, nell’ordine del 10-15%, dovuto all’assenza di nevicate invernali negli ultimi tre anni.

Sono tenuti sotto stretta osservazione da parte del gestore i pozzi che integrano l’approvvigionamento di acqua proveniente dal Monte Amiata, i quali risentono in maniera immediata della mancanza di piogge e che in alcuni casi presentano riduzioni anche del 50%.

“Al momento non siamo in una condizione di “allarme rosso” per l’acqua potabile, ma sicuramente il sistema è sotto stress – spiega il presidente di Acquedotto del Fiora Emilio Landi (nella foto) – Per questo abbiamo costituito una task force che monitora costantemente la situazione: è stato stilato un elenco delle zone che storicamente risentono di questo tipo di situazione e preparato già un piano di approvvigionamento dei depositi tramite autobotti, da attivare in caso di necessità. Inoltre, grazie al sistema di telecontrollo monitoriamo costantemente i pozzi e i depositi per avere in tempo reale il livello di ciascuno e possiamo intervenire immediatamente sulla rete qualora vengano evidenziate riduzioni di flusso che potrebbero essere dovute a perdite. Per pozzi e depositi non ancora dotati di telecontrollo invece abbiamo programmato ispezioni costanti da parte del nostro personale”.

Per quanto riguarda le zone che storicamente risentono maggiormente delle annate molto siccitose, si tratta di quelle situazioni in cui la diminuzione della portata delle sorgenti si somma alla carenza di attingimento dai pozzi di supporto e dove la posizione geografica di maggior altitudine influisce sulla pressione idrica riducendola, incidendo così sulla quantità di risorsa disponibile. È il caso di alcune zone nei comuni di Massa Marittima, Monterotondo, Montieri, Radda in Chianti, Roccalbegna, Radicofani, Roccastrada e San Casciano dei Bagni, che sono tenute sotto stretta osservazione per poter intervenire immediatamente in caso di necessità.

“Un altro aspetto della siccità da non sottovalutare è la questione delle rotture delle condotte – evidenzia il presidente Landi – Il terreno secco infatti tende a ritirarsi, esercitando pressione sulle tubazioni che così sono più facilmente soggette a rotture. E se nel caso delle frane abbiamo una mappatura dei fronti franosi e sappiamo già le zone dove potrebbero verificarsi problemi, con la siccità le rotture possono accadere in qualsiasi punto del territorio gestito, poiché il terreno si secca ovunque”.

“Vorrei tranquillizzare i cittadini – conclude il presidente di Acquedotto del Fiora – sul fatto che la situazione per ora è sotto controllo, ma va tenuto presente che un uso scorretto dell’acqua potrebbe creare problemi: utilizzando la risorsa idrica per altri scopi oltre a quelli domestici e sanitari si riduce la quantità di acqua a disposizione di tutti. Invito quindi a rispettare le ordinanze comunali sul divieto di utilizzo di acqua potabile per usi non domestici: chi riempie piscine, annaffia giardini o lava la macchina utilizzando l’acqua potabile, la toglie a tutti gli altri, causando un danno alla collettività”.

Oltre al rispetto delle ordinanze comunali in materia di acqua, ci sono inoltre piccoli ma significativi accorgimenti quotidiani che rendono possibile ridurre consumi e sprechi e che possono essere messi in atto da tutti i cittadini: evitare di far scorrere l’acqua quando non è strettamente necessario, preferire la doccia alla vasca, installare gli appositi frangigetto sui rubinetti, utilizzare l’acqua con cui sono state lavate frutta e verdura per annaffiare le piante, usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico e mantenere in piena efficienza l’impianto idraulico domestico, controllando che non vi siano perdite né dalle tubazioni né dai rubinetti.

Arianna Falchi

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